Caso Lambri, le due posizioni processuali di Fideuram

Nuova affollata udienza preliminare nel processo ad Antonella Lambri, la 53enne fidentina fino a quattro anni fa considerata una fuoriclasse della finanza (con 822 clienti per la gestione di un portafogli di 176 milioni di euro) e ora accusata di esserlo stata - e con mezzi illeciti - soprattutto per le proprie tasche, a scapito di 211 ignari clienti. Di questi, 76 - alcuni dei quali avrebbero perso cifre sostanziose - hanno deciso di citarla in tribunale.

Oltre a loro, si sono costituiti anche il Codacons e Fideuram. In realtà, il più grande gruppo italiano specializzato nella consulenza finanziaria rientra in duplice veste in questo processo, perché il Gup Sara Micucci (il Pm ieri era Ignazio Vallario, dopo che le indagini condotte dalla Guardia di finanza erano state coordinate da un pool guidato dal procuratore Alfonso D'Avino), oltre ad ammettere tutte le parti civili, ha anche autorizzato a carico di Fideuram la citazione del responsabile civile.

In soldoni (tanto per restare in tema), il gruppo finanziario potrebbe ritrovarsi su entrambi i lati della barricata, vedendosi eventualmente contestata l'omessa vigilanza o, astrattamente, anche una colpa nella designazione di Antonella Lambri come agente. Siamo nel campo delle ipotesi, sia chiaro, perché il processo è nelle fasi iniziali, ben lungi dalla conclusione. Alla prossima udienza si comincerà a discutere le questioni preliminari.

r.c.