INTERVISTA
Matteo Agoletti non nasconde la soddisfazione per l'elezione a coordinatore provinciale di Forza Italia e traccia l'agenda politica del partito.
Perché ha deciso di mettersi in gioco con questo incarico?
«Sono sempre stato un moderato. Ho cominciato come giovane militante del Ccd e poi dell'Udc, entrando come consigliere nell'amministrazione di Parma quando era sindaco Pietro Vignali. Terminata quell'esperienza sono rimasto un osservatore attento del mondo politico, per poi impegnarmi come amministratore a Fontevivo, a fianco del sindaco Tommaso Fiazza. Nel primo mandato sono stato vicesindaco e ora assessore. Con Forza Italia mi sono rimesso in gioco su proposta di Vignali. Pietro ha sempre curato la parte politica moderata della città e questa operazione vede la sua regia. Lo ringrazio per aver creduto in me e avermi offerto questa opportunità».
L'obiettivo è la «rinascita» del partito. In che modo?
«La nostra mozione l'abbiamo voluta intitolare «Nuovo inizio», perché si partiva da un lungo periodo di commissariamento. La grande sfida è quella di ricostruire l'area moderata nel suo complesso. Con la scomparsa di Berlusconi c'era chi pensava che il partito fosse destinato a perdersi, invece si è ripartiti dal basso e c'è stata una mobilitazione che fa ben pensare per il futuro. Tanti moderati che erano rimasti senza «casa», oggi sono protagonisti in questa nuova esperienza. È da poco terminato il tesseramento e a Parma abbiamo ben cinquecento iscritti. Questo dimostra che ci sono tante persone che nutrono interesse per l'area moderata».
A primavera si voterà in 27 comuni della provincia. Qual è il vostro obiettivo?
«Il primo obiettivo sono le amministrative a primavera, in cui si voterà in 27 comuni, tra cui Fidenza. Vogliamo mettere in moto una macchina che possa fare politica partendo dal basso, intesa come rete di incontri e scambi. Sarà la prima occasione per tornare veramente sul territorio. Stamattina (ieri ndr) ho ricevuto la telefonata di Antonio Tajani. Oltre a ricevere i complimenti per la mia elezione, mi ha ribadito che arriviamo da un periodo di sofferenza, sottolineando come lui riponga grande fiducia nei giovani per ricostruire il partito di Forza Italia e tutta l'area moderata».
Come valuta l'operato della giunta Guerra?
«Non voglio gettare la croce contro gli attuali amministratori perché comprendo bene che la loro sia una attività molto difficile. Ci sono questioni che esulano dal Comune e dipendono dalle scelte compiute a livello centrale e regionale, ma che si riflettono sui cittadini. Detto questo, la città che tutti vediamo è sofferente e non solo per colpa del crescente problema della microcriminalità, ma anche per il degrado presente in periferia e anche in varie zone del centro storico. Penso che il vero problema sia la mancanza di una visione. Eravamo abituati a pensare a una città attrattiva, giovane, con un centro storico vivo. Oggi invece Parma perde posizioni nella classifica della qualità della vita. Il nostro impegno sarà quello di essere di stimolo all'Amministrazione, lavorando per i parmigiani».
Luca Molinari
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