IL PREMIO
Dieci giorni. Sabato 13 gennaio alle 11, al Teatro Regio, ci sarà gran fermento per la consegna dei premi Sant'Ilario edizione 2024, la seconda del sindaco Michele Guerra. Ma la frenesia non sarà solo a teatro. Già ora, nelle stanze del municipio e non solo, è iniziata la corsa alle candidature per una premiazione molto sentita dalla città. I nomi che circolano sono tanti, alcuni improbabili (che non saranno rivelati per non offendere nessuno) e altri molto più solidi. Nell'elenco, come succede ad ogni edizione, non mancano le autocandidature: folklore e niente più. Meglio concentrarsi sui nomi di chi ha qualche carta da giocare.
Una coppia di medaglie
Tra i nomi più gettonati c'è quello dell'Agesci, l'Associazione guide e scouts cattolici italiani, nata nel 1974 dalla fusione di due precedenti associazioni, l'Asci (aperta solo ai maschi) e l'Agi (aperta solo alle femmine). Per ora si tratta di un'indiscrezione, ma che ha già incontrato pareri positivi tra gli addetti ai lavori in municipio. Giusto una precisazione: se la medaglia andrà all'Agesci non sarà solo per celebrare il 50° anniversario della loro fondazione, perché ormai si sa che l'amministrazione comunale non considera il mero anniversario una motivazione sufficiente per assegnare l'«oro».
Il regolamento del premio dà la facoltà all'amministrazione di assegnare fino a cinque medaglie, ma ormai è da diversi anni che le medaglie assegnate sono meno. Quest'anno dovrebbero essere al massimo due e, oltre ad una realtà collettiva come potrebbe essere l'Agesci, dovrebbe essere premiata una persona. E al momento il suo nome, se c'è, è solo nella testa del sindaco e di pochi altri.
Una rosa affollata
Domenica 31 dicembre è scaduto il termine per la presentazione delle candidature e stando ad un primo controllo l'elenco delle proposte contiene 49 nomi spalmati su tutti i settori della vita parmigiana. Tra le candidature a cui potrebbe essere assegnata la civica benemerenza - ne dovrebbero essere attribuite sette -c'è Progetto Itaca, l'organizzazione no profit che ha la sede in borgo Pipa e che da anni si occupa di disagio mentale.
Questo potrebbe essere l'anno buono per la cooperativa Nuovi profumi, già in corsa per l'edizione 2023. Si tratta di una realtà formata prevalentemente da donne che ha avuto il merito di portare avanti l'esperienza della Morris Profumi.
Altra candidatura sul tavolo è quella legata a «Sos ortopedia», la onlus nata nel 2007 e che da allora opera in Bangladesh e in Sierra Leone, due fra gli Stati più poveri del mondo. Salgono le quotazioni per il Teatro del Cerchio di Mario Mascitelli che, dopo aver lasciato i locali della scuola «Anna Frank», ha saputo rinascere nella nuova sede in via Belli.
I nomi però non sono finiti: si va dall'imprenditore Ferruccio Zarotti, fondatore de «L'isola d'oro», che ebbe l'intuizione di confezionare le alici in vasetti di vetro superando la latta, all'ex direttore della Nefrologia, Landino Allegri. C'è poi anche chi ha indicato Claudio Carra, uno dei fotografi più noti della città. Il suo studio, Fotocarra, fu fondato nel 1904. È stato proposto anche l'architetto Pier Maria Giordani.
Riunioni decisive
Entro la fine della settimana la giunta comunale si riunirà per definire la rosa dei candidati. Va ricordato che le proposte che arrivano in Comune sono una cinquantina ogni anno e di queste quelle papabili sono in media una trentina. Lunedì e martedì pomeriggio si riuniranno prima i consiglieri comunali di maggioranza (Pd, Effetto Parma, Prospettiva e Sinistra coraggiosa) e poi, il giorno successivo, sarà la volta della riunione dei capigruppo. L'ultima parola, soprattutto sulle medaglie d'oro, spetterà al sindaco. Non è escluso che quest'anno l'elenco ufficiale dei premiati possa essere divulgato in anticipo, un po' come accade a Milano con l'Ambrogino d'oro. Uno stratagemma che dovrebbe risparmiare qualche delusione a chi compare nel toto-candidati, ma poi puntualmente resta a bocca asciutta.
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