RIFIUTI
La provincia di Parma è il territorio con la seconda percentuale più alta di raccolta differenziata (79,2 per cento) in regione, inferiore soltanto a quella di Reggio Emilia (82,3 per cento).
Il report di Arpae
È quanto emerge dal report di Arpae sulla gestione dei rifiuti in Emilia Romagna. A livello regionale, per quanto riguarda i rifiuti urbani, a fronte di una produzione 2022 complessivamente in diminuzione (-1,4 per cento pro-capite) rispetto al 2021, la raccolta differenziata è in aumento raggiungendo una percentuale del 74 per cento ampiamente sopra la soglia del 65 per cento prevista come obbligo normativo nazionale.
I rifiuti prodotti
Positivi anche i dati sui rifiuti prodotti nella nostra provincia. La produzione pro capite ammonta a 594 chilogrammi, ben al di sotto della media regionale (628 chilogrammi) e tra le migliori performance assieme a Bologna (557) e Forlì Cesena (568).
Costi in linea con la media
In linea rispetto alla media regionale il costo medio pro capite per il servizio della raccolta dei rifiuti. A Parma e provincia la spesa ammonta a 216 euro a testa, mentre la media regionale si ferma a 213 euro. Si spendono dodici euro in meno nella vicina Piacenza, mentre a Reggio il costo medio pro capite si ferma a 212 euro. La spesa minore invece si registra a Modena con 187 euro a testa.
Quanto finisce nell'inceneritore
Quanto ai rifiuti indifferenziati, nel 2022 a Parma e provincia hanno superato i 56mila chilogrammi. Di questi, sono finiti nell'inceneritore quasi 39mila chilogrammi (38.909), mentre i restanti 15mila per la cosiddetta «bio-stabilizzazione», ossia il trattamento della frazione organica.
I comuni più virtuosi
A livello provinciale, dalla classifica relativa alla raccolta differenziata sul nostro territorio, emerge che il comune più virtuoso è San Secondo, l'unico a superare quota 90 per cento. Subito dietro, all'89,5 per cento di differenziata si piazza Montechiarugolo. A occupare il terzo gradino del podio è Sorbolo Mezzani con l'87,6 per cento di rifiuti differenziati. Quarto, per un soffio, Polesine Zibello a quota 87,2 per cento.
Sono dodici i comuni sopra quota 85 per cento, tutti della Bassa o pedemontana. Si piazza nella parte alta della classifica anche Fidenza, all'85 per cento di differenziata. Sono invece diciannove i comuni con una raccolta che supera l'80 per cento. Tra questi anche il comune capoluogo.
La città oltre quota 80 per cento
Parma è all'80,9 per cento, con 89milioni di chilogrammi di rifiuti differenziati e 21 milioni indifferenziati nel corso del 2022. Salsomaggiore si ferma a quota 73 per cento, mentre la parte più bassa della classifica è occupata da comuni montani.
Montagna fanalino di coda
Non brillano i numeri della differenziata in montagna. In fondo alla classifica provinciale si piazza Pellegrino (22,8 per cento), seguita da Tornolo (25,5 per cento) e Bardi (27,8 per cento) ma le ultime venti posizioni sono tutte occupate da comuni dell'Appennino. Le percentuali di raccolta variano molto da paese a paese: c'è chi supera il 67 per cento e chi neppure il 30.
Le ragioni di queste difficoltà sono molteplici, a partire dalla morfologia del territorio, che rende più complesso e costoso realizzare una raccolta puntuale e capillare al pari di quella presente in altri comuni dell'area collinare e pianeggiante del parmense.
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