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IL CASO

Mercatopoli, Federconsumatori: «Avanti con le diffide»

Mercatopoli, Federconsumatori: «Avanti con le diffide»

di Anna Pinazzi

08 Febbraio 2024, 03:01

Sono arrivati con tanti fogli in mano e l'applicazione di Mercatopoli aperta sul cellulare: «Chissà se riuscirò mai a recuperare ciò che mi spetta».

Il dubbio - o meglio, la forte preoccupazione - accomuna la maggior parte dei cittadini che, dopo la chiusura improvvisa di Mercatopoli di via Calestani, si sono trovati nella scomoda situazione di non sapere come recuperare la propria merce o di non aver ricevuto il corrispettivo della vendita della stessa.

Diversi dei «truffati» (così si autodefiniscono in tanti) si sono incontrati ieri sera nella sede della Camera del lavoro per confrontarsi, in un'assemblea informativa organizzata da Federconsumatori, con l'avvocato Simona Arduini e Fabrizio Ghidini, presidente di Federconsumatori.

«Questo incontro è finalizzato al confronto con chi si trova in questa situazione complessa - fa sapere Ghidini -, vogliamo aiutare a capire quali strumenti e quale percorso è possibile intraprendere».

Ad entrare nel dettaglio è l'avvocato Simona Arduini: «Stiamo valutando tutte le azioni opportune sia nell'ambito civile, che penale - fa sapere la consulente legale di Federconsumatori - perchè se quanto successo è stato architettato, significa che c'è stata una volontà truffaldina».

Ecco, per ora, le prospettive: «Al momento chiederemo di prendere appuntamento nella nostra sede, di portarci tutti i documenti in modo da visionare ogni singola pratica, valutando caso per caso e, poi, se ci saranno casistiche comuni vedremo di muoverci con azioni collettive».

Tra le azioni anche diffide e denunce: «Sono andata dai carabinieri per denunciare - racconta una signora che attualmente ha centinaia di euro “fermi” nel negozio chiuso -. Bisogna anche rivolgersi alle forze dell'ordine. È importante fare questo passo affinchè davvero vengano presi seri provvedimenti».

Per qualcuno si tratta di «una questione di principio», per altri anche economica: due persone nella sala della Camera del lavoro devono recuperare oltre 2mila euro di merce.

E se si controlla sull'applicazione di Mercatopoli? «Tutto risulta come sempre - fa notare una cittadina, con lo smartphone in vista -. Non c'è traccia di questa sparizione».

Tanti hanno contattato Mercatopoli nazionale (quello di via Calestani è uno dei tanti punti vendita): «Ho mandato una mail, mi hanno risposto che loro non c'entrano nulla e che non possono aiutarmi» dice una signora. «A me addirittura non hanno mai risposto» prosegue la vicina di posto.

In questo momento complesso: «È difficile prefigurare un esito positivo o negativo, certamente non è una situazione semplice - conclude Fabrizio Ghidini, presidente di Federconsumatori Parma -. Iniziamo, quindi, un percorso di supporto e aiuto per tutelare i diritti di chi è stato messo in questa spiacevole situazione».

Anna Pinazzi

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