Lutto
Non ce l’ha fatta ad arrivare a festeggiare il secolo di vita, a cui teneva tanto e che avrebbe raggiunto il prossimo 17 maggio: se n’è andato a 99 anni, Lottario Bocci, il «Castagnero» per tutti in città. Era un autentico borghigiano del sasso, che abitava all’ombra del campanile di San Michele, sua amata parrocchia. Il cavalier Bocci, era un personaggio molto conosciuto e amato da tutti i fidentini. Lottario Bocci, proveniva da una delle famiglie più antiche e stimate della città. Aveva lavorato alle dipendenze dell’allora Fidenza Vetraria, ora Bormioli, ma anche nella ditta Massenza e con la moglie Adriana, aveva gestito il bar del palazzetto dello sport, Don Bosco. Iscritto alla associazione combattenti e reduci, era un uomo dal cuore grande e generoso: parrocchie, associazioni, enti, ovunque fosse richiesta la sua presenza, Bocci, era lì, nella sua folcloristica divisa da «castagnero», accanto al «fugòn», pronto ad arrostire le sue castagne caldarroste e a venderle per beneficenza. Inforcava una bici taglia-castagne e pedalava a più non posso per tagliarne il maggior numero possibile.
Uomo di profonda fede, aveva prestato la sua preziosa collaborazione nella sua parrocchia di san Michele, ma aveva seguito anche i campeggi estivi, dove lui e Adriana, aiutavano in cucina, ma anche a sbrigare altre mansioni. Insomma il suo cuore grande e generoso batteva sempre per tutti. Adorava la musica, cantare, ballare e suonare la batteria. Tanti borghigiani lo ricordano con simpatia e affetto, in giro per la città, sempre impeccabile, canticchiando, con la sua immancabile Gazzetta sotto braccio. Ogni giorno, di buon’ora, raggiungeva il cimitero per andare a salutare la moglie Adriana, compagna di un’intera vita e poi tornava in centro, per incontrarsi con i tanti amici che aveva. Un’autentica macchietta e tutti si fermavano a salutarlo e a scambiare una battuta in dialetto: insomma incontrarlo, metteva di buonumore.
Ogni anno, a San Donnino, viveva la «sua» fiera con l’autentico spirito borghigiano che lo contraddistingueva e il sindaco Andrea Massari, in ogni edizione lo omaggiava, per primo, appuntandogli la spilla di Borgofood, sulla giacca della festa. E proprio il sindaco Massari, così lo ha ricordato. «La notizia della scomparsa di Lottario Bocci si è diffusa mercoledì sera. E’ un duro colpo per tutta la comunità di Fidenza. Lottario avrebbe festeggiato il suo centesimo compleanno il prossimo 17 maggio. Il suo sorriso radioso, la sua dolcezza e la sua gentilezza, hanno portato gioia e ottimismo a tutti quelli che lo hanno incontrato e ai suoi tantissimi amici, amici di ogni età. Sì Bocci era giovane! Dava energia e infondeva fiducia! Con il suo impegno come volontario ha sostenuto numerose iniziative locali non ultimo era un fans sfegatato del nostro Borgofood. Cantare e ballare erano una sua passione. Bocci lascia un segno indelebile nella comunità. Un segno fatto di generosità e solidarietà. Lottario venne insignito del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana nel 2008. Che il suo esempio continui a ispirare tutti noi e che la sua memoria sia sempre ricordata con amore e soprattutto col sorriso.Ciao Bocci!».
Senza figli, Bocci aveva potuto contare sull’affetto e sul sostegno dei nipoti, che gli erano stati accanto. Il rosario sarà recitato oggi alle 19, nella chiesa di San Michele, dove domani, alle 15, verrà celebrato il funerale.
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