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EMERGENZA

«Troppe strade buie: pedoni a rischio»

«Troppe strade buie: pedoni a rischio»

di Anna Pinazzi

06 Marzo 2024, 03:01

Se già durante il giorno, come abbiamo visto dalle pagine di cronaca, quella dei pedoni investiti è sempre più un'emergenza, il vero problema inizia quando il sole cala e le strade diventano buie.

Le segnalazioni dei cittadini
In alcune zone in città, segnalano tantissimi cittadini anche sotto al post sulla pagina Facebook della Gazzetta di Parma «Vittime della strada», appena arriva il buio le strisce pedonali diventano «invisibili». «Le strade vanno assolutamente illuminate di più - scrive una cittadina -. Ci sono punti della città in cui gli attraversamenti pedonali sono invisibili». E un'altra utente risponde: «In alcuni punti le strisce pedonali sono cancellate e poca è l'illuminazione agli incroci». Per un altro cittadino (e per tanti altri, basta leggere sotto al post), sarebbe necessario introdurre le zone 30 per ridurre la velocità dei mezzi: «Oltre al limite dei trenta, bisognerebbe lavorare sull'illuminazione - afferma il cittadino - le illuminazioni sono inesistenti e quando piove pedoni e ciclisti diventano invisibili». Un problema, la poca visibilità durante la pioggia, sollevato da diversi. Anche un'altra cittadina commenta: «Quando piove o è bagnato non si vede niente». Alberto, un altro utente, aggiunge: «Le strade sono poco illuminate - scrive, sottolineando - i lampioni sono troppo alti, dunque, la luce non illumina la carreggiata e spesso sono coperti completamente dai rami degli alberi».

La stessa riflessione viene da Andrea Mozzarelli, presidente Fiab Parma: «Spesso l'illuminazione delle strade è debole perchè gli alberi coprono l'illuminazione - riflette -, ma la soluzione non è certo quella di tagliare gli alberi, bensì rendere più evidenti, attraverso un'apposita segnaletica, gli attraversamenti pedonali».

Ci sono, poi, zone della città in cui la scarsa illuminazione e visibilità è maggiore. Secondo Mozzarelli, tra queste ci sono: via Duca Alessandro, via Volturno e via Sidoli. Per quanto riguarda quest'ultima strada, le segnalazioni di scarsa visibilità sono frequenti e durano da diverso tempo. La conferma arriva anche da Alberto Cavalca, presidente del comitato «Quelli del San Lazzaro», una realtà che si occupa di raccogliere proposte e problematiche dai cittadini che abitano o lavorano nel quartiere San Lazzaro: «è da tempo che mi arrivano segnalazioni sulla poca illuminazione di via Sidoli, appena arriva il buio diventa una strada complessa da percorrere per i pedoni e anche gli automobilisti - sottolinea Cavalca -. I residenti della zona mi informano che questo problema non è solo di via Sidoli, ma anche delle vie interne». Le strade illuminate «sono strade sicure - riprende Cavalca - sotto tanti punti di vista: è necessario, dunque, intervenire e migliorare la situazione».

Lo stesso vicino di casa di Chiara Bonfanti, la donna investita e uccisa domenica sera su via Emilia Est, aveva già raccontato alla «Gazzetta» quali fossero i problemi di quell'attraversamento pedonale: «Le macchine arrivano molto veloci, perchè arrivano in velocità uscendo dalla rotonda, ma soprattutto - sottolinea - l'attraversamento è segnalato male e poco visibile, soprattutto di sera e quando piove». Tanto che da qualche anno «i residenti della zona si sono mobilitati - spiega - richiedendo di mettere un semaforo prima dell'attraversamento o, comunque, di segnalarlo nella maniera adeguata».

Le zone trenta
Andrea Mozzarelli, presidente Fiab Parma, però fa notare: «Ci sarebbe una soluzione molto meno dispendiosa e unica per tutti: rendere la città per la maggior parte zona 30» afferma.

«È inutile, per avere strade sicure bisogna rallentare - riprende Mozzarelli - e bisogna collaborare: affinchè davvero possa essere creata quella che noi chiamiamo “democrazia stradale” è necessario che tutti, - conclude il presidente di Fiab Parma- utenti deboli e non della strada, rispettino seriamente le regole».

Anna Pinazzi

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