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Il bomber Ferretti: «Borgo San Donnino, ti salverò»

Il bomber Ferretti: «Borgo San Donnino, ti salverò»

di Lorenzo Chierici

19 Marzo 2024, 03:01

È un bomber di razza dalla classe cristallina e dallo spiccato senso del gol. Andrea Ferretti, bomber del Borgo San Donnino quest’anno ha segnato solo sei gol con un rigore e due doppiette, l’ultima domenica scorsa, ma è anche stato utilizzato solo in parte dai precedenti tecnici, mentre Baratta gli sta dando piena fiducia pur non essendo più un giocatore di primo pelo e il bomber lo sta ripagando con prestazioni convincenti e gol.

Come vede il rush finale di questo Borgo San Donnino?

Dovremo far di tutto per poter portare a casa più punti possibili, come cercheranno di fare le altre squadre; chi ci riuscirà si salverà e per arrivarci noi dovremo essere più bravi degli altri. Dobbiamo farlo per noi stessi e per il presidente Magni, che è la persona che ha sempre creduto in questa rimonta.

Quest’anno ha segnato due doppiette, una contro il Fanfulla all’andata e una ieri contro il Sangiuliano. È arrivato il momento di salvare il Borgo con i suoi gol?

Direi di sì. Sono contento perché abbiamo vinto la partita di domenica; poi se saranno i miei gol o quelli dei miei compagni a salvarci andrà bene ugualmente, l’importante è riuscire nell’impresa.

Durante la stagione non è sempre stato utilizzato con continuità, si diceva perché non era fisicamente al top. Ora, invece, Baratta sta puntando deciso su di lei che lo sta ripagando con ottime prestazioni e reti. Cos’è successo durante l’anno?

All’inizio, con Rastelli ero al centro del progetto, ma purtroppo mi sono infortunato nell’allenamento di rifinitura del sabato e il giorno dopo sarebbe iniziato il campionato. Da quel momento siamo partiti con diverse sconfitte e al momento del mio rientro ho giocato una partita in cui non stavo bene, ma l’ho fatto per dare morale alla squadra e per aiutare Rastelli. Purtroppo non ci sono riuscito ed è arrivato Vangioni che praticava un calcio non adatto alla mia età e alle mie qualità. Baratta, invece, fin da subito ha decisamente puntato sulle mie caratteristiche, mostrando la sua volontà di voler giocare a calcio e di andare a giocarcela contro tutti, non chiudendoci in difesa per aspettare l’errore altrui per poi colpire in contropiede. Ora, infatti, puntiamo sulle nostre qualità.

Parliamo un attimo di lei. Ha avuto una discreta carriera partendo dalle giovanili del Parma, per poi vivere alcuni anni in Inghilterra al Cardiff e al Scouthorpe, tornando in seguito in Italia a Cesena, Pavia, Spezia, Carpi, Grosseto, Trapani, Triestina, Feralpi e via dicendo. Quanto crede possa essere importante la sua esperienza e la sua tecnica cristallina per questo Borgo?

Diciamo che è qualche anno che gioco a calcio e auguro a tutti di poter provare a fare quello che ho vissuto io per tanti anni: è stata una bellissima esperienza di vita, che mi ha lasciato tanto per cui posso dire che la mia esperienza e la tecnica possono aiutare, però, senza i miei compagni ad aiutarmi e a fare il “lavoro sporco” per me, questa possibilità non ci sarebbe e in questo senso, da qui alla fine, anche io dovrò dare una mano a loro.

Su chi deve fare la corsa il Borgo San Donnino?

Noi dobbiamo chiudere il gap di punti che ci permetterà di effettuare i play-out (7 al massimo dalla sestultima, mentre oggi sono 12 dalla Sammaurese
e mancano 7 partite, ndr), per cui non importa su chi: qualunque squadra incontreremo sarà fondamentale cercare di batterla per accorciare la distanza.

Cosa sta dando in più Baratta rispetto ai precedenti tecnici?

Di Rastelli non posso dire nulla: con lui mi sono sempre trovato bene l’anno scorso, e anche quest’anno, poi è arrivato quel maledetto infortunio che gli ha impedito di avere un’arma in più in chiave salvezza, anche perché avevo iniziato bene in Coppa Italia con una doppietta contro il Lentigione. Baratta è arrivato convinto delle proprie idee di gioco e di come voleva affrontare questo finale di campionato, tant’è che a partire dal primo giorno ha voluto farci tornare il sorriso e farci divertire in campo e io ho basato la mia carriera su queste due cose; inoltre, ha creduto in noi fin da subito. Ora, però, dobbiamo continuare così».

Lorenzo Chierici

© Riproduzione riservata

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