SCUOLE EUROPEE
Un grande onore per Parma, che da lunedì 8 a venerdì 12 aprile ospiterà un evento internazionale: il «Teachers' Forum of the European Schools» e il summit del Consiglio superiore delle Scuole europee. E la nostra città sarà la sede per un confronto tra esperti e autorità su un modello educativo sempre più attuale e necessario: un modello che geograficamente «viaggia» oltre confine e che vede nell'inclusività il faro per proseguire il suo cammino. Al centro della settimana, infatti, ci sarà il tema del sistema formativo delle scuole europee, vere istituzioni all'avanguardia. L'evento, a cui parteciperà fra i tanti il ministro Antonio Tajani, sarà quindi un'occasione di riflessione per chiarire i nuovi obiettivi e per stabilire nuove progettualità d'intervento su un modello educativo che si basa sull'intercultura e sul plurilinguismo. Un evento esemplare per l'Italia e per tutti i Paesi dell'Europa unita.
Dalla cabina di regia, Antonio Cenini, presidente del Consiglio superiore delle Scuole europee, spiega l'importanza di questi giorni, voluti dallo stesso Consiglio, dal ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, dal ministero dell'Istruzione e del Merito e dal ministero dell'Economia e delle Finanze, con il supporto della Scuola per l'Europa, del Comune di Parma e dell'Unione Parmense degli Industriali. «Le scuole europee "ufficiali" sono 13 e sono presenti in 6 Paesi (Belgio, Paesi Bassi, Germania, Italia, Spagna e Lussemburgo) - sottolinea Cenini -. Lo scopo originario è quello di fornire un’istruzione multilingue e multiculturale ai figli dei dipendenti delle istituzioni europee in età scolare, per i quali la frequenza è gratuita, e laddove la capienza della scuola lo consente, anche ad altri giovani, dietro pagamento di tasse d’iscrizione. Sulla base della raccomandazione del Parlamento Europeo, dal 2005 è possibile istituire scuole europee, cosiddette "accreditate", cioè non gestite direttamente dall’Ufficio del segretario generale delle Scuole europee ma da questi riconosciute e in grado di fornire prestazioni educative corrispondenti agli standard delle scuole europee. Ad oggi le scuole accreditate sono 22, ripartite in 13 Paesi, di cui 2 in Italia: a Parma e Brindisi, che vanno ad aggiungersi alla scuola europea di Varese, attiva sin dal 1960. Le iscrizioni alle scuole accreditate non sono riservate in via prioritaria ai figli dei dipendenti delle istituzioni europee, bensì sono disciplinate dalle norme del Paese che propone la candidatura per l’accreditamento. In prospettiva, le scuole accreditate rappresentano il futuro del sistema delle scuole europee e la Presidenza italiana spinge per una semplificazione delle procedure di accreditamento e una diffusione sempre maggiore del modello in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea».
Il sistema delle scuole europee è governato dal Consiglio superiore delle scuole scuole europee e a rotazione viene presieduto da uno dei rappresentanti degli Stati membri: per l'anno scolastico 2023-2024 la presidenza è stata affidata all'Italia e il ministero degli Esteri ha conferito l'incarico a Antonio Cenini, da tempo funzionario europeo: «L'Italia detiene quindi la presidenza del Consiglio superiore delle scuole europee - continua Cenini -. Così ho proposto di svolgere la riunione dello stesso Consiglio a Parma, dove abbiamo la presenza importante dell'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, e della Scuola per l'Europa: si tratta della riunione di primavera prima del passaggio di consegne al nuovo presidente del Consiglio, il cui ruolo sarà affidato al rappresentante di Cipro».
La settimana internazionale a Parma inizierà il 7 aprile con l'accoglienza degli ospiti e una visita guidata alla città. Prima della tradizionale riunione di primavera del Consiglio superiore ci sarà una due giorni alla Scuola per l'Europa di via Langhirano per il forum dei docenti: la «Teachers' Forum of the European Schools». «Un forum a cui parteciperanno 200-250 docenti delle scuole europee - ricorda il presidente Cenini -. Una due giorni dedicata a più tematiche: dalla formazione alla mobilità. Alla presenza di esperti sarà un'occasione per ragionare sulle modalità per creare un corpo docente europeo, che definisce l'ossatura dell'intero sistema. E il forum di Parma sarà il primo di tanti, in quanto diventerà un appuntamento permanente del sistema delle scuole europee: un vero spazio europeo sull'educazione, in cui saranno attivati dodici laboratori per affrontare i diversi aspetti della didattica europea. E al termine ci sarà la possibilità di un momento di confronto per la presentazione dei risultati ottenuti dai laboratori: risultati che saranno presentati al Consiglio superiore con proposte e suggerimenti per risolvere le criticità e per stabilire le basi per i progetti futuri. L'idea è infatti quella di definire un modello educativo comune, che chiaramente richiede una imprescindibile mobilità dei docenti, che in questo modo saranno in grado di insegnare nelle diverse sedi secondo un modello delle scuole europee e secondo la circolarità delle carriere dei docenti, proprio per creare un corpo insegnante europeo. Per cui, quello di Parma è a tutti gli effetti un evento pilota, grazie al sostegno della direttrice della Scuola per l'Europa di via Langhirano Roberta Fantinato. Durante la due giorni interverrà anche Ilana Cicurel, membro del Parlamento europeo della Commissione Cultura ed Educazione». La due giorni del forum dei docenti si aprirà con il «Va pensiero» e con l'introduzione della direttrice Roberta Fantinato. Seguiranno gli interventi del sindaco di Parma Michele Guerra, di Paola Salomoni, assessore alla Scuola, Università, Ricerca e agenda digitale della Regione Emilia Romagna, di Luisa Venier, senior legal Officer, European Food Safety Agency (Efsa), di Cesare Azzali, direttore dell'Unione Parmense degli Industriali e presidente della Fondazione Collegio Europeo di Parma, di Antonio Cenini e di Andreas Beckmann, Ess secretary-General.
Dal 10 aprile all'Efsa si riunirà invece Il Consiglio superiore delle scuole europee, insieme al presidente Antonio Cenini e ai rappresentanti degli Stati membri: il meeting del Board of Governors. Oltre alle tavole rotonde sono previste anche visite guidate in Pilotta e al Teatro Regio. Prevista la presenza di importanti autorità e per il giorno 12 aprile del ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani per un saluto istituzionale: «Un importante segnale di attenzione dell'Italia alle scuole europee», conclude il presidente Antonio Cenini.
Mara Varoli
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