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Polemiche dopo la street parade di sabato: «Un rave per le strade del centro, inaccettabile»

Polemiche dopo la street parade di sabato: «Un rave per le strade del centro, inaccettabile»

08 Aprile 2024, 03:01

Qualcuno dice che la musica al parco Falcone e Borsellino si è spenta solo alle 3 del mattino, qualcun altro lamenta, oltre al rumore, di avere visto con disgusto gli angoli delle strade trasformarsi in un enorme vespasiano, altri parlano di bottiglie rotte lungo il tragitto con petardi fatti scoppiare sotto le finestre e graffiti comparsi sui muri di alcune abitazioni.

La posizione delle forze dell'ordine? Confermano di aver monitorato la situazione dal primo pomeriggio fino a notte fonda e di non aver registrato particolari problemi di ordine pubblico. In pratica: non si sono resi necessari interventi del personale in divisa.

«Faremo bordello»: avevano anticipato gli organizzatori del Parma street rave parade ed, in effetti, la promessa è stata mantenuta. La manifestazione, che prevedeva un corteo musicale che dalla zona del Campus doveva raggiungere il parco Falcone e Borsellino, ha di fatto attraversato, a partire dalle 16 fino alle 22, buona parte del centro della città. E la presenza di circa duemila persone, accompagnate da camion che sparavano musica ad alto volume ha bloccato la circolazione creando lunghe code e ingorghi.

Ma non solo: oltre al fastidio dovuto alle strade bloccate, molti hanno lamentato comportamenti incivili per tutto il pomeriggio e che si sono protratti fino a tarda notte.

In effetti, la comunicazione degli organizzatori segnalava come termine della parata la mezzanotte, ma il rave si è invece concluso con circa due ore di ritardo. E non sono mancate in questo senso le polemiche e le prese di posizione molto critiche.

«Lo street rave party andato in scena sabato è stato uno spettacolo indegno e ha tenuto in scacco parmigiani e turisti per tutto il giorno - ha scritto il capogruppo di Fratelli d'Italia in Comune, Priamo Bocchi. - . Le vie di Parma ridotte a un chiassoso caravanserraglio e ostaggio di sbandati, ubriachi, impasticcati, anarchici e antagonisti che sfilavano a ritmo di musica techno e slogan contro il governo. Traffico bloccato, bus deviati, disagi, sporcizia, bottiglie ovunque, persone che urinavano in strada e defecavano nei parchi».

Sull'evento è intervenuto anche Fabrizio Pallini, consigliere comunale del gruppo Vignali che ha scritto che «Permettere una manifestazione di questo tipo in una città che ha appena chiesto l'aiuto dell'esercito per controllare una sicurezza ci sembra quanto meno incomprensibile ed insensato. Le tantissime lamentele giunte ai media e alle associazioni di volontariato da parte di cittadini arrabbiati la dicono lunga sulle scelte fatte nei confronti in una città che ha bisogno di sane e di colorate manifestazioni per i giovani, ma non di sfoghi irrazionali e insensati di rumore e schiamazzi fini a se stessi e che vanno a limitare la libertà cittadini e residenti. Parma ha bisogno di ben altre cose per risorgere. Ci chiediamo cosa ne pensi il sindaco che in questo caso ha dovuto subire scelte che non gli competono, ma che lo coinvolgono come primo cittadino».

r.c.

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