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LAGO DI SUVIANA

Esplosione in una centrale nel Bolognese: 3 morti e 4 dispersi. Tre ustionati gravi, uno ricoverato a Parma

Incendio a 30 metri di profondità, soccorsi complicati. Il sindaco: "Forse è crollato un solaio"

Esplosione in una centrale nel Bolognese, sei dispersi

09 Aprile 2024, 16:34

L’inferno dell’Appennino bolognese, nella centrale elettrica Enel Green Power del lago di Suviana, si è scatenato intorno alle 14.30, quando una turbina è esplosa all’ottavo piano sotto lo zero causando prima un incendio e poi l’allagamento del nono, con crollo di un solaio. L'esplosione e il successivo crollo hanno travolto almeno 12 tecnici, tutti di ditte esterne (uno era un ex dipendente Enel impiegato come consulente per queste società), che lavoravano alla messa in opera di adeguamenti della centrale. In tre, all’ottavo piano, sono morti sul colpo e sono stati individuati i corpi. Altri sono stati investiti dal soffitto crollato, prima che un tubo refrigerante della turbina allagasse l’ambiente.
Quattro persone risultano al momento ancora disperse, ma le ricerche andranno avanti per tutta la notte. Cinque invece sono gravemente ferite e ricoverate negli ospedali di Parma, Cesena, Bologna e Pisa. Dal momento dell’esplosione sono intervenute dodici squadre dei vigili del fuoco, di cui due di sommozzatori. A queste si aggiungono due squadre specializzate nella ricerca sotto le macerie: dovranno operare fino a 40 metri sottoterra, su 70 di profondità della centrale, per recuperare i dispersi.


L'incendio si è verificato a circa 30 metri di visibilità e le operazioni di soccorso sono estremamente complicate.
Il sindaco è sul posto, dove intervengono la polizia municipale, i mezzi di soccorso e ambulanze, vigili del fuoco e carabinieri. 
Secondo Marco Masinara, sindaco di Camugnano, erano in corso dei lavori alle turbine e all’interno della struttura si trovava il personale. L’incidente si è verificato sotto il livello dell’acqua: c'è parecchio fumo e i vigili del fuoco stanno faticando e entrare nei locali. «Per prestare soccorso servono visibilità e basse temperature», ha detto il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Bologna Calogero Turturici. «Quando arriveremo al piano dell’incidente capiremo meglio. Anche dopo avere contattato il responsabile Enel dell’impianto», ha aggiunto. L’incendio sarebbe avvenuto al piano meno 9, dove ci sono i trasformatori.
Impossibile, al momento, ipotizzare le cause dell’incidente, per le quali saranno fondamentali le testimonianze di chi era sul posto. I locali al momento sono sommersi dall’acqua, non sono possibili i soccorsi, tanto meno i sopralluoghi per capire che cosa è successo. 

"Forse è crollato un solaio"
«Pare che ci sia stato il crollo di un solaio e i soccorsi sono difficili poiché è entrata molta acqua all’interno dell’ottavo piano interrato». Lo dice il sindaco di Camugnano, Marco Masinara, sul posto dell’esplosione alla centrale idroelettrica di Bargi, al lago di Suviana sull'Appennino bolognese.
«È un incidente gravissimo - sottolinea - si stanno ancora cercando i dispersi», «è un incidente sul lavoro terribile, un dispiacere enorme: è stata colpita un’intera comunità, nostra e di Enel che qui ha un forte legame con tutte le persone che da anni lavorano alla centrale». 

Ricerche fino a -40 metri 
L’esplosione di una turbina della centrale elettrica dell’Enel, sul lago di Suviana, è avvenuta all’ottavo piano ribassato, mentre al nono piano si è registrata un’inondazione dovuta a un tubo di raffreddamento della turbina che ha allagato il locale per parecchi metri. Le ricerche arriveranno fino a 40 metri sottoterra.
Si stanno attendendo delle squadre specialistiche di recupero, per affiancare le 12 squadre dei vigili del fuoco all’opera e arrivare ai vani invasi dall’acqua.
Il direttore regionale dei Vigili del fuoco, Francesco Notaro, spera di trovare ancora qualcuno in vita tra i dispersi: «Nonostante lo scoppio abbia determinato un allagamento, potrebbe essere che dopo l’esplosione abbiano trovato ricovero da qualche altra parte della piastra, la speranza è trovare qualcun altro in vita». Ma i lavori andranno avanti almeno altre 6-7 ore, se non si complica l’allagamento.

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