IL CASO
La questione del Polo logistico torna alla ribalta. In questo caso con una lunga e dettagliata lettera aperta, rivolta a tutti i cittadini di Medesano, a firma de «Gli attuatori dell’Area APS».
La missiva, come precisano i mittenti, ha l’obiettivo di dare «una corretta informazione a proposito dell’«Area Produttiva Sovracomunale conosciuta come polo logistico». Non è difficile immaginare che la lettera abbia un peso dal punto di vista elettorale, a meno di due mesi dalle amministrative. I firmatari puntano infatti il dito sull’attuale amministrazione, chiedendosi il perché della bocciatura della variante, il 29 dicembre scorso, da parte della giunta, ad eccezione dell’allora assessore Gianpaolo Cantoni, nonostante i pareri positivi degli enti e uffici competenti e l’accettazione delle richieste dell’amministrazione.
«Richieste tutte comunque accettate e cioè: la cessione a titolo gratuito dell’area ex cinema, ora adibita a parcheggio, in Sant’Andrea, il progetto per il casello autostradale, con assicurazione sui dei tempi di realizzazione (50 mesi) da parte del Ministero dei Trasporti e di Salt, gestore della A15, e infine il finanziamento della costruzione della caserma dei Vvff a Ramiola, il tutto per un valore stimato intorno ai 2.650.000 di euro e oltre».
Il comunicato ripercorre l’iter storico della vicenda, iniziato già 18 anni orsono, con l’identificazione da parte dell’amministrazione comunale di Medesano, sindaco Roberto Bianchi, un’area di possibile insediamento industriale-logistico nella zona via Travignano-Ghiaie di Medesano, Da quel momento l’avvio del lungo procedimento, «Dal 2022 - prosegue la lettera - il progetto poteva partire, ma a quel punto per il forte interesse degli operatori del settore, la società realizzatrice ha presentato una variante, concordata con l’amministrazione comunale e il sindaco attraverso vari incontri, avente come obiettivo, da una parte l’ottimizzazione dei servizi offerti, e dall’altra, attraverso l’accorpamento dei lotti, una migliore funzionalità operativa».
L’iter prosegue fino alle ultime settimane dello scorso anno, con la delibera del 18.12.2023 «con la quale - si legge nel comunicato - veniva approvata l’assunzione del Piano Urbanistico Generale da parte del Comune, nel quale venivano confermate le funzioni già ammesse nel precedente strumento urbanistico, tra le quali naturalmente la logistica. Solo 11 giorni dopo, esattamente il 29 dicembre, con il respingimento della variante quest’area veniva cancellata. E la domanda che giunge spontanea è: perché il No?» «Perché i componenti la giunta, non solo il sindaco, hanno espresso un voto in contraddizione con quanto anche da loro stessi (anche in giunte precedenti) avevano sempre avvallato con delibere, dichiarazioni e attività? Cosa può spingere un sindaco a contraddire (o tradire) i propri atti? Noi la risposta non l’abbiamo. Registriamo solamente con grande rammarico un comportamento da stigmatizzare tenuto da parte di chi ha il dovere di avere un atteggiamento onesto e trasparente, e una grande delusione per tutto il lavoro portato avanti con impegno da tante persone che credevano (e credono ancora) in questo progetto importante per il territorio e che hanno sempre riposto grande fiducia nei loro amministratori».
Interpellato dalla Gazzetta, il sindaco ha fatto sapere che per il momento non intende replicare.
r.c.
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