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Addio a Einer Menozzi, protagonista dell'associazionismo sportivo

Addio a Einer Menozzi, protagonista dell'associazionismo sportivo

20 Aprile 2024, 03:01

E' stato fino all'ultimo un protagonista dell'associazionismo di Parma. Ma Einer Menozzi, scomparso ieri a 77 anni per un malore improvviso che lo ha colto nella sua abitazione, è stato anche molto di più e fino all'ultimo ha pensato e progettato idee nell'ambito dell'Acsi, l'associazione di cui era consigliere nazionale e presidente provinciale.

Parma, città adottiva

Menozzi era una persona gioviale e che amava stare in compagnia e sdrammatizzare le situazioni che aveva scelto Parma come sua città nonostante fosse nato a Novellara. E scherzava sulle sue origini reggiane quando gli si chiedeva per quale squadra faceva il tifo: «Per il Parma, non posso mica tradire la città dove sono cresciuto», diceva. E a Parma ha messo radici nel senso più pieno della parola, a partire dal suo lavoro all'Università, dove è rimasto come dipendente per oltre 40 anni, fino alla pensione arrivata nel 2008, nell'ambito dell'ufficio tecnico.

L'impegno nel sociale

Proprio dall'Università è partito l'impegno nel sociale di Einer Menozzi. Sua, assieme a un gruppo di colleghi e amici, fra cui l'attuale presidente del Csu Gianni Barattieri, è stata l'idea di realizzare la piscina «Laguna blu» all'interno dell'area del Campus. Nato come «vasca di irrigazione», l'impianto natatorio è diventato negli anni un punto di riferimento durante l'estate per i dipendenti dell'Ateneo e non solo. Menozzi era un «vulcano» di idee e un'altra sua «creatura» è stata la Cooperativa Progetto Giovani, grazie alla quale sono stati organizzati negli anni Ottanta i primi Centri estivi all'interno del Campus in un'epoca in cui non era ancora molto diffusa l'offerta di periodi ricreativi per bambini e ragazzi. Centri estivi che ha ospitato anche al Parco di Marano, luogo che ha contribuito a lanciare come punto di aggregazione proprio quando guidava la Libertas.

L'impegno in politica

Fin da giovane Menozzi è stato attivo nel mondo della politica nelle file della Democrazia cristiana, dove ha militato fino alla scomparsa dei partiti tradizionali dovuta all'inchiesta di Tangentopoli per poi passare in Forza Italia dopo il 1994. Con la Dc è stato eletto consigliere comunale prima a Noceto e, in seguito, anche a Parma. Menozzi apparteneva alla corrente di Giampaolo Usberti, storico direttore amministrativo dell'Ateneo che fu il promotore dell'acquisto dei terreni del podere Santa Elisabetta negli anni Settanta e che faceva riferimento a livello nazionale a Giulio Andreotti.

L'esperienza Libertas

Menozzi è stato per molti anni presidente provinciale della Libertas, ente sportivo che è stato di fatto per anni un'emanazione proprio della Dc. E al suo attivo aveva come fiore all'occhiello la sistemazione dell'ex scuola di via Spezia all'angolo con via Manara che divenne la nuova sede dell'ente con un'inaugurazione avvenuta il 31 marzo del 1990 alla presenza proprio di Giulio Andreotti con l'intitolazione a Giulio Gonella, storico leader democristiano. Menozzi diede un impulso importante all'attività della Libertas parmigiana, e in seguito passò prima alla “Libertas azzurra”, nata da una scissione interna dopo che la Dc era stata travolta da Tangentopoli, fino ad approdare all'Acsi, che ha guidato fino alla sua scomparsa.

L'amore per i figli

Il suo impegno nel lavoro e nel volontariato era accompagnato dal grande amore per i figli, Elena e Marco, che giovedì sera hanno parlato con lui per l'ultima volta al telefono prima della tragica scoperta avvenuta nel primo pomeriggio di ieri dopo che il papà insolitamente non rispondeva al telefono. «Lo scriva pure - dice Elena - che per noi è stato il migliore dei papà possibili anche perché aveva lottato con tutte le sue forze per ottenere il nostro affidamento dopo la separazione da nostra madre, cosa tutt'altro che comune a quell'epoca, visto che parliamo di molti anni fa. Da allora siamo cresciuti con lui che non ci ha mai fatto mancare nulla e ha sempre voluto affiancarci e sostenerci in tutto il nostro cammino. Era una persona speciale, tanto gioviale in apparenza quanto seria e rispettosa degli altri nelle sue cose».

Einer e lo sport

Lo sport è sempre stato nel cuore di Einer Menozzi, che in gioventù aveva praticato ad ottimi livelli pallanuoto e nuoto oltre che attività subacquea e anche la lotta, mentre il calcio, dopo una brevissima esperienza giovanile, lo “praticava” da tifoso, anche se non sfegatato. Negli ultimi anni aveva puntato molto con l'Acsi sull'attività cicloamatoriale organizzando fra l'altro una gara a cronometro da Marzolara a Sala Baganza intitolata aòl'amico fraterno Gian Franco Bellè, storico giornalista della «Gazzetta» scomparso nel 2016 con il quale ha condiviso numerose “spedizioni” sportive per seguire eventi anche importanti.

Ciclismo oggi in lutto

E proprio il ciclismo oggi lo ricorderà con un minuto di silenzio nella corsa amatoriale programmata per oggi. Ad annunciarlo è stato il vicepresidente dell'Acsi e responsabile per la sezione ciclismo Angelo Mora, che lo affiancava nella gestione dell'associazione. Con Einer Menozzi Parma perde un personaggio importante, che ha saputo incidere da protagonista nella vita della città senza smanie di protagonismo. La data del funerale, non ancora fissata, sarà resa nota oggi dalla famiglia.

Gian Luca Zurlini

© Riproduzione riservata

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