infrastrutture
La buona notizia è che la via Emilia Bis - il tratto compreso tra Reggio e Fidenza - e il nuovo ponte sul Po di Casalmaggiore sono entrati ufficialmente tra gli interventi del contratto di programma di Anas 2021-2025. In altre parole, figurano tra le opere prioritarie da realizzare.
La cattiva notizia è che al momento non sono state assegnate risorse per la loro realizzazione. Si tratta però di un passaggio successivo, che avverrà una volta terminato l'iter progettuale.
In altre parole, Anas si è impegnata ufficialmente - per la prima volta - a farsi carico del progetto esecutivo della via Emilia Bis (la spesa prevista per il solo tratto parmense ammonterebbe a circa un milione di euro) e del nuovo ponte sul Po. Una volta definito il progetto, le opere dovranno essere finanziate.
La tempistica è uno dei nodi da sciogliere. Il rischio concreto è di vedere realizzate queste opere da qui a diversi anni, sempre che non intervengano intoppi in fase di finanziamento.
Per quanto riguarda invece la nuova ciclabile da realizzare lungo via Spezia, da Parma a Collecchio, sono già stati assegnati 5,3 milioni di euro per chiudere la progettazione e andare a gara. L'Anas ha finanziato oltre 14 milioni per poter realizzare l'opera, attesa da anni (il finanziamento era stato ottenuto nel 2016 dall'allora deputato Pd Giuseppe Romanini).
Per Andrea Massari, presidente della Provincia e sindaco di Fidenza, il bicchiere è mezzo pieno. «È importante che le opere siano in questo elenco - dichiara - perchè significa far parte degli interventi considerati prioritari. La via Emilia Bis e il nuovo ponte sul Po di Casalmaggiore sono interventi per i quali inizia l'iter progettuale a carico di Anas. Una volta che la progettazione sarà ultimata verranno definiti gli importi dei finanziamenti per realizzarli».
«Questo contratto di programma - prosegue Massari - è datato 2021-2025. Significa che il documento è rimasto nella «pancia» del ministero dei Trasporti per almeno due o tre governi. È quindi positivo che sia uscito e che siano citate alcune opere richieste da Parma, soprattutto il fatto che compaia tutto il tracciato della via Emilia Bis da Piacenza a Reggio».
Ora la speranza è che Anas proceda velocemente inserendo i finanziamenti nel prossimo contratto di programma. «Come amministratori - osserva lo stesso Massari - dobbiamo prendere atto ancora una volta, che la progettazione, finanziamento e realizzazione delle opere pubbliche ha tempi biblici e incompatibili con le esigenze di cittadini e imprese, che vanno a scapito della qualità della vita, della competitività dei territori e a tutela dell'ambiente. Parliamo di via Emilia Bis da almeno 20 anni e se, come sembra, l'iter entrerà in una fase attuativa, avremo la possibilità di vedere l'opera conclusa tra una decina di anni».
Critico Daniele Friggeri, sindaco di Montechiarugolo e consigliere provinciale delegato alla Pianificazione. «Parma ha bisogno di attenzione, di investimenti e anche di una diversa sensibilità verso le infrastrutture che richiede - afferma - . Da parte nostra lo stiamo facendo attraverso il nuovo piano territoriale di aria vasta della Provincia. È importante che i nostri parlamentari si facciano sentire maggiormente e confidiamo, se questo atto di Anas rappresenta un inizio, che in futuro ci siano meno annunci, più azioni concrete e investimenti che atterrano a Parma».
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