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Il caso

Mercatopoli di via Calestani: ora è scomparsa anche tutta la merce dal magazzino

Ora è scomparsa anche tutta la merce dal magazzino

di Luca Pelagatti

27 Aprile 2024, 03:01

Nel sito del franchising Mercatopoli si legge lo slogan: «I migliori negozi dove vendere i tuoi oggetti che meritano una nuova vita».

Ecco, dopo la misteriosa chiusura di Mercatopoli Parma Centro (mentre il punto vendita Parma Sud di via Gian Pietro Sardi a Vigatto è regolarmente aperto e operativo) e la conseguente fregatura rimediata da parecchie decine di clienti, si può dire che è vero che qui ci sono parecchie nuove vite. Peccato, però, che non siano quelle degli oggetti. Ma dei proprietari che non si fanno vedere da mesi in negozio ma continuano, comunque, ad operare freneticamente.

Per capirlo occorre fare un piccolo passo indietro: dalla improvvisa chiusura del Mercatopoli di via Calestani, in zona via Chiavari, moltissime persone si sono rivolte prima alle associazione di difesa dei consumatori e poi alle forze dell'ordine per sporgere denunce e chiedere interventi: «perché ci sono due categorie di truffati – ricordano i clienti. - Da una parte chi deve ritirare il denaro derivato dalla vendita degli oggetti che hanno lasciato in conto vendita e dall'altra chi vorrebbe riavere la propria merce».

Per nessuno di loro però, da Natale in poi, sono arrivate risposte. E tutti si sono rassegnati ad aspettare i tempi lunghi della giustizia.

Brutto dirlo: da quanto emerso negli ultimi giorni sarà, quasi certamente, una attesa vana. Dei soldi, infatti, nessuna traccia mentre anche i titolari sembrerebbero essere svaniti anche se, in realtà, sono ancora in città e piuttosto attivi.

«Sono affari nostri, non dobbiamo spiegare niente a nessuno – si sono limitati a rispondere bruscamente alla “Gazzetta” che li ha contattati telefonicamente. - A breve ai clienti saranno restituiti i loro oggetti».

Sarebbe giusto: ma una rapida visita al deposito Mercatopoli Parma Centro permette però di scoprire che non sarà possibile.

Sbirciando all'interno si nota che le sale sono praticamente vuote. E lo conferma anche chi in quegli spazi è entrato di recente. «Dal 28 marzo fino al 24 aprile siamo andati più volte nei magazzini a prelevare oggetti – spiega la titolare di una associazione del terzo settore che è stata chiamate per fare quello che credeva un normale sgombero e trasloco. Mentre in realtà stava per diventare vittima della ennesima beffa. - Quando siamo entrati abbiamo notato che buona parte delle cose che erano state esposte, di certo quelle più preziose, non c'erano più. In compenso c'erano ancora mobili, arredi, soprammobili e gli scaffali dello stesso Mercatopoli».

Che i proprietari, quelli che risultano irreperibili mentre erano invece presenti in più occasioni alle visite dei facchini, hanno dichiarato di regalare alla associazione di volontariato per i propri scopi sociali. Si, avete capito bene: era merce lasciata in conto vendita da privati. Che però i titolari di Mercatopoli hanno regalato ad una altra società. «Noi in assoluta buona fede abbiamo prelevato tutto e ci è stato dato anche un foglio timbrato in cui i gestori sottoscrivevano la donazione. Noi, poi avremmo provveduto a vendere questi oggetti ed usare il ricavato per gestire le nostre attività di volontariato e solidarietà».

Il tutto, però, vale la pena di ricordarlo, coi soldi dei clienti truffati, gli stessi che ancora confidavano nel sogno di rientrare in possesso dei propri beni.

«Quando abbiamo capito di essere stati beffati siamo rimasti sconvolti - prosegue la presidente della società di volontariato che, a sua volta, ha dichiarato di volersi rivolgere alle forze dell'ordine. «E poi intendiamo restituire tutto: non possiamo essere coinvolti in questa storia».

Un desiderio comprensibile che fa il paio con quello dei tanti clienti che non si danno pace. «Parlando con i vicini ho saputo che più volte i titolari di Mercatopoli Parma Centro sono stati visti in questi mesi con dei camion intenti a caricare oggetti che avevamo consegnato in conto vendita - spiega una cliente che vanta un credito da oltre diecimila euro tra merce e denaro.

Quanto sia in totale il controvalore scomparso è impossibile saperlo: ma, se come trapela, ci sono oltre 60 denunce alle forze dell'ordine è facile capire che il buco è grande e profondo. Mentre ora il telefono dei titolari di Mercatopoli Parma Centro, chissà come mai, suona a vuoto.

Luca Pelagatti

© Riproduzione riservata

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