×
×
☰ MENU

La grande attesa

Segnali di maturità: il Parma a Bari con tante certezze e la A nel mirino

Segnali di maturità: il Parma a Bari con tante certezze e la A nel mirino

di Marco Bernardini

30 Aprile 2024, 03:01

Era il 12 agosto 2023, agli albori della nuova stagione, quando il Parma vinse 3 a 0 a Bari in Coppa Italia. Il netto successo della banda di Pecchia rappresentò già allora un piccolo segnale di quello che sarebbe potuto essere il cammino per le due grandi deluse dei play-off dello scorso anno. Quasi nove mesi dopo, le due squadre si ritroveranno di fronte in campionato al San Nicola in una situazione agli antipodi che conferma in toto le indicazioni emerse in piena estate: i crociati al comando, dominatori incontrastati fin dalle prime giornate, vedono da vicino il traguardo della promozione diretta, i biancorossi terzultimi rischiano di sprofondare nel baratro emulando la stessa parabola del Sassuolo in serie A.

Bari, crisi nera
Lo spettro della C si è fatto sempre più concreto, alla luce di numeri desolanti e preoccupanti: tre soli pareggi in dieci partite (l’ultima affermazione sulla Feralpisalò risale al 17 febbraio) e quattro allenatori che si sono succeduti (Mignani, Marino, Iachini e ora Federico Giampaolo, promosso due settimane fa dalla Primavera) senza tuttavia riuscire a invertire la rotta di un gruppo allo sbando, spedito in ritiro (dove in giornata riceverà la visita del sindaco Antonio Decaro) dopo il poker incassato ad opera del Cosenza. Le assenze degli squalificati Bellomo, fermato per due turni, e Benali complicano ulteriormente il quadro alla vigilia della sfida casalinga alla capolista che, al contrario, ha mostrato di possedere brillantezza, verve e solidità sia fisica che, soprattutto, mentale in vista del rush finale.

Parma brillante
Basta ripensare alla maturità con cui è stata in grado di spazzare via, in poco più di mezz’ora, la resistenza, flebile a dir la verità, del Lecco, all’ultima chiamata per provare a rinviare il verdetto della retrocessione, nonostante l’assenza last minute di Man e l’infortunio di Benedyczak, ovvero i due migliori marcatori tra le fila dei ducali. Il quarto «clean sheet» consecutivo e l’imbattibilità salita a 411’ permettono poi di elogiare ancora una volta l’ennesima buona prova, granitica e priva di sbavature, della difesa e del portiere Chichizola, autore di due parate tutt’altro che semplici su Novakovich e Sersanti a risultato acquisito. A testimoniare che la concentrazione non deve mai calare, a maggior ragione domani a Bari al cospetto di un avversario disperato, in grossa crisi e affamato di punti salvezza. In un lungo pomeriggio che, in caso di mancata vittoria di una tra Como e Venezia, potrebbe spalancare le porte del ritorno in serie A. Sarebbe l’ideale chiusura del cerchio per rimarginare definitivamente la ferita aperta tra fine maggio e i primi di giugno del 2023.

Bari crocevia
A quei tempi il Parma sognava, e forse lo avrebbe anche meritato, di giocarsi al San Nicola il secondo atto della finale play-off che, invece, premiò, proprio in extremis e in modo rocambolesco, il Cagliari di Ranieri in un clima rovente e alimentato dalle polemiche. E da una delusione così cocente i crociati, a differenza dei pugliesi, hanno saputo ripartire e potranno ora riprendersi con gli interessi quanto persero sul campo un anno fa. Sempre nell’«Astronave», nella stagione 2008/09, l’ex Vantaggiato e Paloschi firmarono un 2 a 0 di fondamentale importanza sul Bari di Conte nello scontro al vertice che diede al Parma di Guidolin la spinta decisiva verso la risalita in serie A. E anche in occasione dell’ultima promozione, nel 2017-18, questa volta al Tardini, una rete di Gagliolo consentì alla truppa di D’Aversa di superare i Galletti di misura alla penultima giornata e di gettare le basi per la successiva magica notte di La Spezia.

Marco Bernardini

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI