Una donna in borgo Retto
Anche il più timoroso ha sempre pensato che ci siano posti e momenti in cui si può stare tranquilli. Purtroppo non è più così: e ormai occorre stare attenti e pronti in ogni circostanza.
Lo ha imparato, a prezzo di un momento di puro terrore, una donna di Parma, una pensionata sulla settantina che l'altra mattina è uscita di casa di buon ora per andare a prendere la macchina parcheggiata poco lontano.
Il posto era il più centrale possibile, ovvero borgo Retto a due passi da piazzale D'Acquisto, e il momento quello meno sospetto, le sette e trenta di mattina. Eppure è stata rapinata lo stesso.
Tutto, come sempre in questi casi, si è svolto in una manciata di secondi. Ma sono di quelli che non si dimenticano.
La donna, uscita di casa, si stava dirigendo verso la propria automobile parcheggiata poco distante quando si è trovata di colpo davanti un giovane, poco più che ventenne, a volto scoperto che l'ha di fatto aggredita. Senza pronunciare neppure una parola il giovane le ha coperto la bocca con una mano, ovviamente per impedirle di chiedere aiuto, e poi le ha strappato la collana che portava al collo.
Un colpo secco che, per fortuna, non ha provocato danni se non una lieve contusione ma che ha lasciato la vittima sgomenta e per un istante paralizzata. E come è ovvio, in simili circostanze, reagire è praticamente impossibile. Ci sarebbe stato comunque ben poco da fare: la donna ha solo avuto il tempo infatti di vedere il giovane iniziare a correre verso il centro e svanire nei borghi che, come ha ricordato lei stessa, in quel momento erano deserti. E forse il rapinatore ha proprio scelto quel momento per agire. Alla fine la donna non ha potuto fare altro che rivolgersi ai carabinieri di via delle Fonderie per sporgere denuncia.
Unica magra consolazione: la collana era un oggetto di scarso valore, giusto un monile di bigiotteria. Ma a quel brivido e a quello strattone al contrario non si può dare un valore. Perché per lei d'ora in poi uscire di casa e mettersi a camminare non sarà più come prima.
Luca Pelagatti
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