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Cavaliere del lavoro

Pietro Beccari: «Sogniamo in grande ed emozioniamoci»

Pietro Beccari: «Sogniamo in grande ed emozioniamoci»

di Anna Pinazzi

01 Giugno 2024, 03:01

La curiosità nel dna, la sua essenza: «Non bisogna mai perdere il desiderio di esplorare, scoprire cose nuove e pensare sempre in grande».

Questa è la convinzione che ha guidato il parmigiano Pietro Beccari, amministratore delegato e presidente di Louis Vuitton, in tutte le tappe della sua vita, compresa la più recente: la nomina di Cavaliere del lavoro dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (la cerimonia è prevista per l'autunno di quest'anno). «Una nomina che mi rende pieno di orgoglio - è la prima cosa che dice Beccari, al telefono in un aeroporto, pronto a ripartire per chissà quale parte del mondo -. Questo riconoscimento è uno dei più importanti del nostro Paese: è per me un vero onore riceverlo».

La sua «missione»

Più che un lavoro, il suo sembra una missione: al di là degli «affari», quando parla di quello che fa ogni giorno, ritorna sempre la dimensione più umana e relazionale. «Complici» le sue origini parmigiane: «La mia “parmigianità” mi ha ispirato e aiutato molto - ride -. L'essere estroverso, riuscire a tessere relazioni con tutti e fare amicizia facilmente sono parti di me che riconosco derivare dalle mie radici».

Parma nel cuore

Radici che non «tradisce» mai (a partire dalla genuina pragmaticità e quella inconfondibile «r» marcata). Tanto che spesso torna, a quella Basilicagoiano in cui è cresciuto e dove si trovano i suoi genitori, i familiari e gli amici più cari. Dove si trovano i ricordi felici, fra cui la conoscenza di quella bambina tra i banchi di scuola, Elisabetta Dazzi, che poi sarebbe diventata sua moglie: «Mia moglie è stata un sostegno fondamentale per me - rivela -. La ringrazio per avermi supportato in ogni momento, in ogni viaggio, in ogni partenza: anche a lei, oltre che alle persone che mi stanno più vicino, è dedicato questo riconoscimento».

Dalla comunità di Basilicagoiano arrivano già i più sentiti complimenti: «Ho incontrato Pietro a Basilicagoiano nella sua casa natale: ho avuto la fortuna di conoscerlo, è una persona lungimirante. Questa onorificenza - dichiara il sindaco Daniele Friggeri - inorgoglisce non solo i suoi cari, ma tutta la comunità».

Pietro Beccari è tornato a Parma anche nel 2018, quando l'Università gli ha consegnato l’attestato che lo riconosce Alumnus dell’anno, titolo pensato dall’Associazione Alumni e Amici dell’Università di Parma.

In giro per il mondo

Da Parma, a chissà quale angolo del mondo. Sempre insieme alla moglie Elisabetta e poi alle figlie, Pietro Beccari ha attraversato Paesi, portato a termine centinaia di progetti: dopo gli studi al liceo classico, si è laureato in Economia e commercio a Parma. Ha iniziato il suo percorso professionale nel settore marketing di Benckiser (Italia) e Parmalat (Usa) per poi passare alla direzione generale di Henkel (Germania), dove ricopre il ruolo di vicepresidente della divisione haircare. Nel 2006 è entrato a far parte di Lvmh come vicepresidente esecutivo marketing e comunicazione per Louis Vuitton, prima di diventare nel 2012 presidente e Ceo di Fendi dove è rimasto fino al febbraio 2018. Oggi, Beccari è il primo manager italiano alla guida di Luis Vuitton.

La sua carriera manageriale si è da sempre contraddistinta «per il rispetto dei valori fondanti dei marchi che ha guidato, la protezione del patrimonio culturale - fanno sapere da Luis Vuitton - e la realizzazione di comunità di persone come strumento fondamentale per la creazione di valore attraverso il lavoro di squadra».

«Viva i sogni»

Gli impegni e i traguardi si moltiplicano nella sua agenda: tra gli incontri «fortunati» quello con Mikhail Gorbaciov, sportivi come Pelè, Maradona, Zidane, Nadal e Federer, oltre a tantissimi architetti e artisti, in ultimo Pharrel Williams (che «suona» proprio sotto al suo ufficio) diventato direttore creativo delle collezioni uomo.

Un professionista, Beccari, che guarda alla realtà tanto quanto al sogno: «Ho ancora tanti sogni da realizzare, ma non faccio previsioni - confida Beccari -. Lasciamoci sorprendere, non facciamo troppi calcoli. Pensiamo sempre in grande e sempre in positivo: emozioniamoci».

Anna Pinazzi

© Riproduzione riservata

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