Musica
Anche questanno torna a Salso il Festival Beat, kermesse musicale dedicata al garage, al beat e alla musica e alla cultura degli anni Sessanta. Lappuntamento è dal 27 al 30 giugno al Parco Mazzini e in altri luoghi della città. Questanno la manifestazione festeggerà i 30 anni.
Ricco il calendario con una serie di eventi dedicati agli appassionati del genere e non solo. Confermate le esposizioni vintage, i pool parties, i dischi da collezione, la musica rigorosamente alternativa, il pubblico coloratissimo, per la stragrande maggioranza straniero e in perfetto stile sixties, lattitudine DIY e un entusiasmo che non lascia spazio al compromesso. I concerti si svolgeranno allarena Parco Mazzini, mentre altri eventi musicali e culturali sono previsti in varie zone della città.
Come detto, il Festival Beat, organizzato dallassociazione Bus1 con il patrocinio del comune di Salsomaggiore, compie trentanni. E tra i festival più longevi: nato nel 1993 a Castel San Giovanni, dal 2007 ha trovato la sua collocazione ideale a Salsomaggiore. Nei quattro giorni della manifestazione i riflettori non saranno puntati non sulla musica ma anche sulla cultura, sul folklore, sul passato, presente e futuro del sixties-sound, con un occhio sempre attento alle nuove sonorità ed evoluzioni del genere in un contesto pittoresco e inclusivo.
«Anche questanno ringraziamo il Comune di Salsomaggiore Terme che ha rinnovato la fiducia nel veder popolata la città di gente che occorre da ogni angolo di Europa, e non solo. È bellissimo vedere che chi partecipa a unedizione si sente accolto pienamente nel rispetto della propria individualità, e torna a trovarci anche gli anni successivi dichiara il patron Gianni Fuso Nerini - . Alcuni gestori di hotel del centro, infatti, conoscono e trattano come clienti affezionati gli utenti del Festival. Per quanto riguarda lofferta artistica, anche questanno ce nè per tutti i gusti, ma abbiamo voluto puntare sui giovani: Ian Kay, dalla Spagna, con il suo beat travolgente, e i ragazzi della provincia bergamasca, Siouxie & the Skunks, con la loro proposta garage punk.
Spazio come sempre a tutte le sfumature del rock, con proposte di punk, con i Rip Offs dagli Stati Uniti, e psychedelia, con i Moon dai Paesi Bassi». Negli anni grazie al Festival Beat è stato possibile sentire suonare a Salsomaggiore leggende del garage e dintorni, di ieri e di oggi, dai Sonics agli Undertones, Fuzztones e The Bellrays, The Scientists e The Mummies, Allah Las, Ron Gallo, Bee Bee Sea e moltissimi altri. Tra gli appuntamenti che hanno fatto la storia del festival ci sono anche la corsa in maschera e con gli stivaletti ai piedi, la (vera e propria gara cui è tassativo indossare un paio di , stivaletti icona tipici della Swinging London, beatlesiani nel taglio e scomodissimi nella performance), pool parties pomeridiani e mostre, stand di produzioni editoriali e discografiche indipendenti.
Il Festival Beat in trentanni è diventato un punto di riferimento costante per appassionati da ogni parte del mondo, laddove gli stranieri rappresentano l80% del pubblico di affezionati che per qualche giorno cambiano il volto di Salsomaggiore Terme, trasformandolo in un villaggio dallatmosfera senza tempo, colorato e alla portata di tutti. Per gli organizzatori omaggiare lepoca beat non è unoperazione nostalgica che guarda esclusivamente al passato, ma un modo per tramandare e aggiornare una cultura, un movimento di stimolante vitalità artistica.
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