Incidente
Palanzano Il nastro rosso e bianco che delimita il tratto mancante di cancellata, il triangolo a terra per evidenziare il pericolo. Il giorno dopo i segni dell’incidente sono ancora visibili, con parte della cancellata che delimita il giardino divelta, così come il pilone in sasso che sorreggeva anche il cancello pedonale che porta all’ingresso della casa.
Uno schianto tremendo quello che ieri mattina intorno alle 11 a Ranzano ha coinvolto un motociclista francese che, dopo aver probabilmente perso il controllo del mezzo, è finito contro la cancellata di un’abitazione. Il 43enne si trova in osservazione al pronto soccorso del Maggiore con traumi di media gravità. Sul posto sono giunti l’elisoccorso del 118 insieme all’ambulanza della Croce rossa di Palanzano e gli agenti della polizia locale dell’Unione montana che hanno svolto i rilievi per stabilire la dinamica e assistito la coppia proprietaria dell’abitazione nello svolgimento delle questioni burocratiche.
«È già l’ottava volta che succede» affermano sconsolati. Oltre al comprensibile spavento per l’accaduto infatti, si trovano nuovamente a fare i conti i danni provocati dagli utenti della strada. «Una sera era successo con la segnaletica che indica la curva, un’altra con il cancello carrabile – raccontano -. Siamo anziani e siamo stanchi di dover affrontare queste situazioni. Se le persone andassero piano queste cose non accadrebbero» sottolineano con rammarico.
Già, la velocità. L’abitazione si affaccia lungo la Massese, all’uscita da una semicurva. Una cinquantina di metri prima l’ingresso del centro abitato per chi proviene da Palanzano. Da qualche tempo il segnale lampeggiante «Rallentare» che campeggia sopra la carreggiata è spento, ma è chiaro agli automobilisti che ci si trova in centro abitato.
C’è il cartello che indica il nome del paese, c’è la segnaletica verticale con il limite dei 50 km/h. Eppure è frequente vedere gli automobilisti «correre» lungo la strada dove si affacciano numerose le abitazioni. Il limite di velocità è pressoché ignorato. Un pericolo per chi ci abita e soprattutto per i pedoni, in particolare ora che siamo alle soglie del periodo estivo quando le seconde case si riaprono e il paese si riempie di persone e bambini.
«E se fossimo stati in strada?». Un interrogativo che inquieta, quello della coppia, e che invita ad un richiamo al rispetto delle regole della strada, prima che possa accadere il peggio.
Maria Chiara Pezzani
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