×
×
☰ MENU

Lutto

Antonio Galati, in Chiesi durante la grande crescita

Antonio Galati, in Chiesi durante la grande crescita

di Gian Luca Zurlini

09 Giugno 2024, 03:01

È stato il fautore del rilancio e dello sviluppo commerchiale della Chiesi negli anni Ottanta. Ed è grazie al suo lavoro svolto nell'incarico di direttore commerciale e marketing della Chiesi farmaceutici se medicinali come il Clenil e il Fluibron hanno avuto successo sul mercato. Perché Antonio Galati, scomparso venerdì al Maggiore dopo una lunga malattia a 78 anni (ne avrebbe compiuti 79 il 15 giugno) è stata una figura importante nella storia dell'impresa farmaceutica parmigiana.

Nato a Lecce, dopo essersi laureato nel capoluogo salentino, si era trasferito ancora giovane a Milano, dove aveva iniziato a lavorare come informatore scientifico. Nello stesso tempo, però, aveva sviluppato la sua passione per la musica da autodidatta (che lo accompagnerà poi per tutta la vita) e, suonando strumenti come la chitarra e il basso, aveva accompagnato il cantante Peppino Gagliardi in alcuni suoi concerti.

Il lavoro in Emilia
A 27 anni, poi, Antonio Galati ha la prima grande opportunità di lavoro: viene infatti chiamato a Piacenza per ricoprire l'incarico di dirigente commerciale della Camillo Corvi spa, importante azienda del settore farmaceutico. A Parma arriva invece nel 1982, a 36 anni, chiamato alla Chiesi Farmaceutici come direttore dell'Area commerciale e del marketing. Scelto personalmente da Calisto Tanzi, Galati riesce a porre le basi per quella che sarà la grande crescita della Chiesi negli anni successivi organizzando al meglio la rete commerciale dell'azienda all'epoca con sede in via Palermo. Questo, abbinato a un'azzeccata politica di marketing portò al successo prodotti-simbolo dell'azienda come Clenil e Fluibron. Con il lavoro alla Chiesi, inoltre, Galati si trasferì con la famiglia da Milano a Parma, città dove poi è rimasto a vivere sino all'ultimo. Dopo una quindicina d'anni alla Chiesi, lasciata quando era ormai avviata a diventare un'importante multinazionale, Galati ha proseguito e concluso la sua carriera di manager come direttore marketing e sviluppo della Doctor Nature di Baggiovara, in provincia di Modena.

Parma e la Sardegna
Dopo il pensionamento Galati si era potuto dedicato con maggiore assiduità alla sua passione per il mare, «tradendo» il suo Salento per le acque del Nord-Est della Sardegna, dove aveva anche acquistato un motoscafo che amava pilotare di persona nei magnifici scenari dell'arcipelago della Maddalena, e alla musica, che non aveva mai abbandonato, dedicandosi anche ad alcune esibizioni quando era in compagnia degli amici. Prima di ammalarsi, Galati aveva però avuto anche il tempo di dedicarsi alla famiglia, in particolare alla moglie Giovanna, sempre al suo fianco, e ai figli Davide, che è tornato a vivere a Milano per lavorare in una importante compagnia assicurativa, e Daniele, che invece dirige la farmacia di largo Parri nel quartiere San Lazzaro. Negli ultimi anni aveva dedicato tutto il suo affetto alle quattro nipoti, che letteralmente adorava, Agata, Benedetta, Bianca e Gioia, avendo anche la soddisfazione di vedere Benedetta impegnata in campo musicale e artistico, in particolare in un musical..

Antonio Galati, che abitava nel quartiere San Lazzaro, si era comunque legato in modo particolare alla nostra città, tanto che ha scelto di essere sepolto nel cimitero di Marore. Questa sera alle 21 verrà celebrato il Rosario nella chiesa di San Paolo Apostolo di via Grenoble, mentre il funerale si terrà domani pomeriggio alle 14,30, sempre nella stessa chiesa. Dopo la cremazione, il manager, pugliese di nascita ma parmigiano di adozione, sarà quindi trasportato a Marore.

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI