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Fidenza

Maria Pia Bariggi, «recordwoman» di preferenze

Maria Pia Bariggi, «recordwoman» di preferenze

20 Giugno 2024, 03:01

Con una lunga esperienza amministrativa, Maria Pia Bariggi è la «recordwoman» delle preferenze alla elezioni comunali fidentine del 2024. Con 472 voti ha superato di misura il secondo classificato, Lorenzo Cantini: «Devo dire che il risultato elettorale mi ha stupito – dice la professoressa Bariggi, assessore uscente alla Cultura, Urbanistica e via Francigena – soprattutto perché, non sono brava, nella ricerca di voti. Avevo la percezione di vicinanza con i fidentini, vecchi e nuovi. Non mi aspettavo, però, che tutto questo si traducesse in risultato elettorale».

C’è qualcosa che Maria Pia Bariggi si rammarica di non aver fatto e che vorrebbe poter fare nel prossimo mandato? «La mia esperienza di amministrazione, la cui ultima parte è iniziata nel 2016 e si è protratta sino a quest’anno, ha precedenti che risalgono al 1996. Così, devo dire che buona parte della mia vita l’ho dedicata a cercare di fare ciò che ero in grado di fare per la mia città. Mi sono sempre spesa nell’ambito culturale, nell’accezione più ampia del termine – continua Bariggi – in quello della formazione e della scuola. In primo piano, però, è sempre stata la cultura: la cultura come risorsa e, soprattutto, la cultura “diffusa”, che comprende il centro storico, le periferie e la sempre presente consapevolezza di non essere il centro del mondo, ma la necessità di ampliare lo sguardo al nostro territorio».

Al centro dei programmi la scuola, la formazione, la consapevolezza dei cittadini e la conoscenza delle radici culturali. Cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi 5 anni a Fidenza? «Il sindaco Malvisi, nel programma della coalizione, ha tenuto conto dell’importanza di tutte le variabili legate alle radici culturali. Per esempio del protagonismo civico, declinazione di quella che era chiamata “partecipazione”. In questo ci sono le istanze del cittadino, partendo dalle scuole, che concorrono a dare luogo a un’infinità di iniziative e di attività. Perché la governance deve dare conferme, attraverso i mezzi che oggi abbiamo a disposizione: il teatro, la biblioteca, le grandi istituzioni culturali che sono tali, non per diventare dei contenitori “sclerotizzati” nell’uso, ma per aprirsi, per esempio, a tutto quello che è il mondo del terzo settore».

Infine la Via Francigena, di cui Fidenza si propone come capitale: quale futuro? «La Francigena, che vede la nostra città collocarsi logisticamente come capitale, deve acquisire autorevolezza, per dare vigore a questa via, che può davvero misurarsi, per significati, con le altre grandi “peregrinationes”, per esempio quella di Santiago di Compostela. La Francigena infatti – conclude Bariggi – è quella via che collega il Nord dell’Europa con il Mediterraneo. Una via lungo la quale anche gli opposti potrebbero incontrarsi, così come accaduto nei primi secoli dopo il mille. Perciò anche il Fidenza Francigena Festival può essere una strategia per consentire a tutto il territorio emiliano un ulteriore sviluppo».

Egidio Bandini

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