VIABILITA'
Il varco di via Zarotto tra via Sidoli e via Casa Bianca, fin dalla sua istituzione, è sempre stato mal digerito dai parmigiani.
I più penalizzati
I più penalizzati sono residenti e commercianti: i primi per rincasare o recarsi al lavoro, sono costretti a compiere un tragitto più lungo inquinando e perdendo tempo, i secondi invece non possono più contare su un determinato flusso di traffico e quindi su tanti clienti di passaggio «deviati» su altre strade.
Gli aspetti positivi
Ci sono anche aspetti positivi, soprattutto negli orari di punta. Il varco infatti, trasformando in senso unico un tratto di via Zarotto, ha quasi azzerato le lunghe code che in precedenza si formavano soprattutto verso la vicina rotatoria di strada Elevata.
L'Amministrazione comunale nei mesi scorsi, con l'adozione del nuovo piano sosta, ha deciso di spegnere il varco nelle ore notturne, venendo incontro alla richieste di numerosi cittadini (oltre che di consiglieri di maggioranza).
Da maggio quindi è possibile transitare in via Zarotto nel tratto via Sidoli – via Casa Bianca dalle 19.30 alle 7.30 anche nella corsia riservata agli autobus.
I lavori in via Torelli
Ora, con i lavori lungo via Torelli, il varco è stato temporaneamente spento, riaccendendo il dibattito sulla sua utilità, soprattutto in determinati orari.
La missiva
Ad aprire la discussione è stato Alessandro Cocconcelli, presidente dell'Aci, con una lettera pubblicata nei giorni alla «Gazzetta», in cui sottolineava l'inutilità del varco in determinati orari della giornata. «La chiusura di via Torelli dovuta ai lavori recentemente eseguiti - scrive Cocconcelli - ha determinato la sospensione del senso unico parziale di via Zarotto. Lo scorrimento del traffico verso via Mantova ne ha risentito nelle ore del mattino ma per il resto della giornata nessun problema».
«Utilità limitata»
«Abito in quella zona e da sempre constato che l’utilità di quel vincolo è limitata all’intervallo tra le 7 e le 9 del mattino - prosegue lo stesso Cocconcelli -. Per le altre 22 ore del giorno crea solo danno in termini di consumo di carburante ed inquinamento, perché allunga i percorsi della gente del quartiere Corpus Domini – Lubiana».
«Servono correttivi»
Secondo Cocconcelli la situazione viabilistica di via Zarotto, ma anche del Lungoparma, necessitano di correttivi. «In via Zarotto il varco viene spento durante le partite casalinghe del Parma - osserva - ma è perfettamente inutile perché il grosso del traffico transita in direzione opposta. Mi chiedo allora, perché il varco non possa essere spento in determinati orari, soprattutto per agevolare i residenti, costretti a compiere percorsi lunghissimi per rincasare o recarsi al lavoro, ma anche per ridurre l'inquinamento provocato dall'allungamento del tragitto casa-lavoro».
Per quanto riguarda invece il Lungoparma, per Cocconcelli il senso unico è utile «e sacrosanto» soltanto negli orari di punta, ma non nel resto della giornata. «L'impossibilità di proseguire lungo viale Mariotti - spiega - costringe chi ha il permesso a svoltare in via Mazzini o lungo via D'Azeglio. Servirebbe invece un maggiore senso pratico per migliorare la situazione con dei piccoli correttivi».
Luca Molinari
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