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Lutto

Addio a Mario Di Egidio, la guida dell’associazione «Va' Pensiero»

Addio a Mario Di Egidio, la guida dell’associazione «Va' Pensiero»

05 Luglio 2024, 03:01

In gioventù svolse il delicato e rischioso compito di sommozzatore della Marina Militare e, da lì, trovandosi di fronte a tante situazioni pericolose e, a volte disperate, forgiò il suo carattere che, per tutta la vita, lo portò a fare del bene e ad aiutare chi aveva bisogno.

Mario Di Egidio, nota e stimata figura di volontario a tutto campo, è venuto a mancare nei giorni scorsi all’età di 85 anni. Abbruzzese di nascita ma parmigianissimo di adozione, quando giunse nella nostra città, trovò lavoro alla Standa per poi essere assunto alle Poste negli uffici di Barriera Bixio, dove fu apprezzato dai numerosi utenti, specie i più anziani ed i disabili, per la sua pazienza ed il suo garbo.

Quelli che a Mario premevano maggiormente erano gli ammalati che presentavano disturbi psichici e da tossicodipendenza, quindi, decise di darsi da fare come volontario a fianco di autentici monumenti parmigiani che si distinsero in questo settore: Mario Tommasini , Rocco Caccavari e don Luigi Valentini. Entrò quindi a fare parte dell’associazione « Va' Pensiero» di cui fu la guida fino all'aprile di quest’anno. Compito, che svolse con competenza, esperienza, tenacia e passione. Grazie al suo impegno il sodalizio, ora presieduto da un giovane, Ferdinando Maggio, riuscì a realizzare tantissime iniziative di natura socio culturale, tant’è che, nel 2018 , l’associazione fu insignita del «Premio Sant’Ilario».

«Ma la straordinaria ricchezza umana di Mario, al di là dell’impegno burocratico e amministrativo - precisa Andrea Panizzi - era il rapporto che aveva con i ragazzi e con i consiglieri dell’associazione. Con loro ha realizzato progetti di vita, la gioia di stare insieme come in una grande famiglia, condividendo sogni e speranze, momenti allegri ed anche tristi». «Mario - ricorda Walter Antonini presidente Anmic Parma - è stata una persona di una classe, di una generosità e di una gentilezza davvero rare. Era sempre in prima fila per promuovere lo sport in favore delle persone con problemi di salute mentale, con attenzione, premura e sensibilità. Era impossibile rimanere indifferenti di fronte a quel suo modo di fare, sempre garbato. Con Anmic ha sempre collaborato, coinvolgendo le ragazze e i ragazzi della Va’ Pensiero in ogni occasione possibile». Anche il «Parma Calcio» ha appreso con dolore la scomparsa di Mario Di Egidio «da sempre portatore di valori per l’inclusione e per il mondo dei più fragili. Con l’associazione «Va' Pensiero», per oltre 12 anni, il «Parma Calcio» ha stretto un legame fortissimo grazie al lavoro di Mario nella creazione della squadra del «Parma Calcio Special» e di tutte le iniziative ad essa collegate. «Mario è sempre stato un punto di riferimento - osservano i dirigenti dell’Uisp- che ci ha mostrato cosa volesse dire spendersi per le altre persone, specialmente per chi è più in difficoltà. Persona speciale, non si è mai tirata indietro, lottando per il bene degli altri e sempre avendo un’etica sociale, integrativa». «Ho conosciuto Mario Di Egidio - ricorda Mario Pellegrini, direttore del dipartimento assistenziale integrato Salute mentale dipendenze patologiche Ausl Parma - come membro e poi presidente dell’associazione «Va' Pensiero» che, da quasi trent’anni, è attiva nell’ambito della salute mentale unendo utenti, familiari, volontari, operatori e cittadini perché la salute mentale sia un bene comune. Ha sviluppato molteplici iniziative nel campo dello sport, della socialità e della cultura. Sempre con tratti gentili e misurati ha saputo accogliere le diversità e farle diventare una ricchezza». Ricorda commosso Mario anche Maurizio Vescovi, presidente del gruppo Avis Parma Lirica, già consigliere comunale e, da sempre, in prima linea per importanti progetti medico - scientifici relativi al disagio psichico. «Mario - sottolinea Vescovi - è stato consigliere del gruppo di base Avis Parma Lirica. Era un'anima bella incline al volontariato che svolse per lungo tempo in modo efficace, molto discreto e spontaneo. Unitamente al sottoscritto, Mario Tommasini, Guglielmo Baccaro, Franco Somacher, Stefania Re, Marco Lori, Alberto Spotti e con la preziosa collaborazione di Mario, fu concretizzato un progetto per l’educazione sanitaria nel carcere di via Burla che ottenne un significativo successo».

Lo.Sar.

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