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Ospedale Maggiore

Piovono calcinacci nel padiglione maternità

Piovono calcinacci nel padiglione maternità

di Monica Tiezzi

21 Luglio 2024, 03:01

Piovono calcinacci nel reparto di Ostetricia e ginecologia dell'ospedale Maggiore, ospitato nel vecchio - e malandato - padiglione maternità. Il primo episodio, che ha messo in allarme medici ed infermieri, è avvenuto alcune settimane fa al secondo piano, nella guardiola delle ostetriche, un locale di servizio dove vengono tenute le cartelle cliniche. I calcinacci in quella occasione - secondo la testimonianza di un'operatrice sanitaria, non confermata dalla direzione ospedaliera - avrebbero sfiorato una giovane specializzanda, per fortuna senza gravi conseguenze.

Di recente, non più tardi di una settimana fa, l'intonaco si è staccato dal soffitto del vano scale: un incidente ancora più pericoloso, visto che spesso salgono le scale genitori con in braccio i neonati.

«Un bel problema - ammette con un elegante eufemismo Tullio Ghi, direttore del reparto - che cade oltretutto in un momento tradizionalmente difficile per i reparti, con l'organico ridotto a causa delle ferie. Non è semplice coniugare efficienza clinica, sicurezza, attenzione e assistenza confortevole e soddisfacente in queste condizioni, ma ci stiamo impegnando al massimo».

Per fortuna, aggiunge il primario, l'azienda si è mossa con sollecitudine e tempestività: «Si è subito attivato il servizio di medicina preventiva e sono già partiti gli interventi di consolidamento degli intonaci».

Ma a causa dei lavori diversi accessi del reparto sono stati bloccati e, soprattutto, è stato necessario spostare, da venerdì, la degenza ginecologica (dodici posti letto) al quinto piano nell'Ala ovest del monoblocco, nella chirurgia vascolare, «con l’assistenza medica garantita dai medici ginecologi», chiarisce un comunicato dell'Azienda ospedaliera universitaria.

La degenza ostetrica rimarrà al secondo piano del padiglione Maternità, cambiando di corridoio. «Per soddisfare le necessità di ricovero della degenza ostetrica, verranno attivati altri dieci posti letto nella degenza al primo piano dell’Ospedale dei bambini - dove si trova il week hospital, ridotto nel periodo estivo - con assistenza medica dei ginecologi e assistenza ostetrica sulle 24 ore. E saranno potenziati i trasporti in ambulanza per le puerpere e i neonati dall’Ostetricia e ginecologia alla struttura pediatrica adiacente», spiegano ancora dalla direzione ospedaliera.

Quanto dureranno i lavori non è ancora certo. La direzione ospedaliera parla di quattro settimane, quindi tutto dovrebbe essere pronto intorno a metà o fine agosto, quando i letti spostati dovrebbero tornare nel reparto.

Certo, tutti sono consapevoli, primario incluso, che «si tratta di un intervento tampone, in una struttura ormai obsoleta. Sarà dura tenere fino a giugno 2026», dice Ghi.

Quello è infatti il termine entro il quale cui la direzione ospedaliera ha promesso di consegnare il nuovo Ospedale delle Donne, che sorgerà tra l’Ospedale dei Bambini Pietro Barilla e il padiglione Barbieri, al posto dell'ex pediatria, e che accoglierà le principali attività dell’Ostetricia e ginecologia.

Appena terminata la demolizione, in corso, della ex pediatria (dismessa nel 2013 e «ripescata» brevemente solo per l'emergenza Covid), a settembre dovrebbe partire la costruzione del nuovo edificio. Il progetto prevede un piano interrato con locali di sterilizzazione e di servizio, un piano terra con il Pronto soccorso Ostetrico-ginecologico, un primo piano con la degenza ginecologica, il secondo piano dedicato al comparto operatorio e il terzo piano per la degenza ostetrica. Un investimento da oltre 34 milioni di euro.

Monica Tiezzi

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