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Va a correre e scopre tre discariche abusive: «È un vero scempio»

Va a correre e scopre tre discariche abusive: «È un vero scempio»

23 Luglio 2024, 03:01

Una bella camminata in mezzo al verde. In mezzo al verde e a montagne di rifiuti. Gli è bastato fare una passeggiata, come sempre, in diverse zone della città per scoprire ben tre discariche abusive a cielo aperto: la segnalazione arriva - con tanto di foto e geolocalizzazione - da un lettore, «camminatore abituale» che durante una delle sue passeggiate si è imbattuto in diverse cataste di detriti e oggetti di qualsiasi tipo. Durante una sola sessione di running si è imbattuto in ben tre cataste abusive.

Strada Pedrignano
Il primo «mucchio» lo ha scovato in Strada Corte di Pedrignano, dove grandi pezzi di intonaco e diversi mattoni vanno a formare una grande montagna, proprio in mezzo al prato. «Giunto vicino alla massicciata della linea ferroviaria dell'Alta velocità nella parte della strada che conduce alla Chiesa di Pedrignano ho trovato una discarica abusiva di rifiuti ai piedi di un albero di mele - spiega chi fa la segnalazione -. Era composta da materiale di demolizione edilizio e da sacchi di rifiuti». Crescono, queste discariche, come alberi: «Rispetto a quando l’ho vista la prima volta, una settimana fa. è cresciuta di dimensioni e il materiale di demolizione edilizio non lo avevo visto» tiene a sottolineare il lettore.

Via Burla
E, infatti, man mano che il runner prosegue lungo il suo percorso, incontra un'altra discarica «abusiva». Questa si trova sotto al sovrappasso di via Burla: «Lì c'è una seconda discarica abusiva - racconta - fatta di rifiuti e materiale di demolizione edilizio, ma anche altro». Qui la «composizione» varia e si diversifica. Oltre a pezzi di intonaco, polvere e mattoni di ogni dimensione, infatti, si possono notare anche oggetti domestici e mobili di ogni tipo. In particolare, «rovistando» (con lo sguardo, s’intende) nella mischia, si possono notare «un barbecue di colore nero e da diversi sacchi di colore nero a ridosso della recinzione della linea ferroviaria Alta velocità» racconta l'uomo. Ma non finisce qui.

Vicino all'inceneritore
Camminando ancora qualche metro, ecco spuntare, in mezzo al verde, un' altra montagna di detriti: «Percorsi pochi metri sul lato sinistro della stessa strada in direzione dell’ Inceneritore dell’ Iren ho trovato una terza discarica abusiva di rifiuti - fa sapere - composta da quelli che mi parevano due boiler di colore bianco dell’acqua e quelli che mi sono sembrati dei rottami di infissi in legno e del materiale di demolizione edilizio».

Quel che resta delle case
Queste discariche sono, insomma, quel che resta di case demolite e poi «sgomberate»: dall'intonaco, ai mattoni di ogni dimensione, ai muri, agli infissi, fino alle seggiole, ai boiler e tanto altro. Tutto abbandonato lì, in mezzo al verde che abbraccia la città: «Mi fa star male vedere perpetrarsi questi scempi contro l’ambiente - chiosa il runner - e per di più vicini a campi coltivati e all’Agribosco».

Anna Pinazzi

© Riproduzione riservata

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