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Parma in lutto

Giorgio Delsante, custode della generosità di Parma

Giorgio Delsante, custode della generosità di Parma

26 Luglio 2024, 03:01

Paladino della solidarietà, custode ineguagliabile della generosità dei parmigiani, garante dell'onesta, uomo di pace. È scomparso all'età di 75 anni Giorgio Delsante, presidente di Munus Fondazione di comunità di Parma. Il decesso è avvenuto all'ospedale Maggiore dove era ricoverato dallo scorso 13 luglio in seguito a un malore improvviso. L'estremo gesto di altruismo lo ha compiuto con la donazione degli organi.

Nato a Parma nel 1949, si era laureato nel 1974 in Economia e commercio all’Università di Parma. Delsante era stato assunto poco più che diciottenne alla Cassa di Risparmio di Parma, per cui svolse diversi ruoli tanto in filiale quanto in uffici di direzione centrale. Dal 2001, fino al pensionamento avvenuto nel 2007, era stato segretario generale di Fondazione Cariparma e successivamente membro del Cda per due mandati, dal 2007 al 2012. Presidente di Munus Fondazione di comunità di Parma dalla sua nascita, Delsante aveva anche rivestito importanti incarichi come membro del consiglio di amministrazione di Hospital Piccole Figlie srl e come docente al corso di laurea in Ingegneria gestionale all’Università di Parma. Attualmente rivestiva incarichi anche all’interno del Centro di aiuto alla vita, del Centro di etica ambientale, di Fondazione Casa di Padre Lino e della Diocesi di Parma.

Delsante lascia la sorella Maria Luisa, la nipote Fiammetta con Andrea e i piccoli Riccardo e Rebecca. La Chiesa di Parma, col suo pastore, si riunirà in preghiera per Delsante, domenica alle 20.45 nella chiesa di San Vitale in strada della Repubblica, 3. Le esequie saranno celebrate lunedì prossimo alle 11 nella chiesa di San Quintino, in via XX Luglio, 34.

Munus Fondazione

L'intera città, che per anni lo ha visto in prima linea al servizio della comunità, lo piange. Prima di tutti Munus Fondazione. Cecilia Maria Greci, vicepresidente della Fondazione e Alessandra Mezzadri, Lamberto Prati, Marco Ziliotti, Massimo Trasatti, Stefano Bussolati membri del consiglio di amministrazione, profondamente addolorarti hanno dichiarato: «Munus oggi perde non solo il suo presidente, ma anche una delle persone che l'hanno più fortemente voluta e amata. Una profonda stima e una grande amicizia ci univano a Giorgio, uomo di speranza, capace di vedere in ogni contesto il lato migliore delle persone e delle situazioni, uomo di pace, le cui azioni sono sempre state orientate al perseguimento del bene comune, uomo di profonda fede e grande zelo, che ha guidato la Fondazione con passione, cura e dedizione. I valori e gli ideali che ha testimoniato, continueranno a vivere in Munus ispirando e sostenendo il lavoro di tutti noi. Nel solco da lui tracciato e fedeli alla mission della nostra Fondazione, proseguiremo nell'impegno preso per promuovere e far crescere la cultura del dono, della solidarietà e dell'inclusione, a fianco della comunità di Parma».

E sempre da Musus arriva l'invito alla partecipazione in modo concreto: «Tutti coloro che desiderano ricordare Giorgio Delsante con un gesto concreto potranno farlo farlo sostenendo la raccolta fondi presso Munus a favore del Nuovo Centro Oncologico dell’Ospedale di Parma: Iban: IT 47 F 06230 12700 000038377020».

Fondazione Cariparma

«L'improvvisa scomparsa di Giorgio Delsante - scrive Franco Magnani, presidente di Fondazione Cariparma, mi ha lasciato senza parole e profondamente addolorato. Giorgio era entrato poco più che diciottenne in Cassa di Risparmio di Parma e lì ha svolto tutta la sua carriera. Segue poi l’inizio di un lungo percorso professionale e di vita che abbiamo percorso insieme. Dal 2001 al 2007 era stato segretario generale di Fondazione Cariparma, io all’epoca ero consigliere generale e successivamente, fino al 2012, è stato membro del nostro Cda, distinguendosi sempre per la sua grande umanità e nobiltà d’animo, rafforzate da una profonda fede cristiana. Con Giorgio se ne va una delle anime più belle e sensibili della nostra comunità, un uomo capace di mettere sempre l’altro da sé al primo posto, una persona generosa, leale, che ha fatto della promozione della cultura del dono e della solidarietà la sua missione di vita, contribuendo fortemente a rendere migliore la città in cui viviamo. Il mio augurio è che ora - come tanto desiderava - possa essersi ricongiunto a Stefania, la sua sposa e che la grande eredità morale che ci ha lasciato non vada mai sprecata, ma anzi diventi per tutti noi un faro, che continui ad illuminarci la strada».

Il vescovo Solmi

«Personalmente venendo vescovo a Parma - ricorda Enrico Solmi - una delle poche persone che già conoscevo in modo più approfondito era proprio Giorgio perché era responsabile della pastorale familiare della Diocesi e io lo ero a livello regionale. Partecipai ai funerali della moglie in San Quintino, dove celebreremo anche i suoi. A Parma la nostra amicizia e conoscenza si è poi accresciuta. Giorgio era un credente vero e offriva la sua vita quotidianamente al servizio della chiesa e della comunità. Questo lo ha espresso nei confronti della famiglia, nei confronti della cittadinanza ricoprendo ruoli significativi nella Fondazione Cariaprma come consigliere e segretario e poi come presidente di Munus. Munus è un salvadanaio per il bene e ci vuole una persona corretta come era lui per gestirla, interpretando questo ruolo in un modo molto attivo. E il suo amore verso gli altri lo ha portato fino in fondo: la tragicità della sua morte ha infatti permesso l'ultimo suo dono, l'espianto di diversi organi. Questo è stato veramente un chiudere la sua vita come l'aveva sempre vissuta, un grande compimento della sua esistenza. Era da Giorgio, veramente da Giorgio».

La diocesi

Parole di cordoglio arrivano anche attraverso un'accorata nota della diocesi di Parma: «La Chiesa di Parma esprime vivo cordoglio e ricorda nella preghiera di suffragio Giorgio Delsante, che è entrato nella Casa del Padre, dove l’attendeva l’amata sposa Stefania e tanti congiunti e amici, realizzando in pienezza la vita di figlio di Dio ricevuta nel Battesimo. Rendiamo grazie per la sua testimonianza di fedele discepolo del Signore nella vita lavorativa e familiare, nel servizio a favore delle famiglie, della vita, nell’impegno in parrocchia e in diocesi, in tanti ambiti, in particolare come segretario del consiglio pastorale e come scrupoloso ed esperto consulente nel consiglio degli affari economici. Ci associamo al cordoglio della comunità civica che ha avuto in Giorgio Delsante un fautore disinteressato di bene, in settori delicati e innovativi, quali la segreteria generale e il consiglio della Fondazione Cariparma, la collaborazione con l’Università e la costituzione e Presidenza della Fondazione di comunità Munus. Siamo certi che il dono di sé, che ha segnato così profondamente la sua vita, adesso continui nel segno che lascia in quanti lo hanno conosciuto e apprezzato, ed anche in chi riceverà gli organi da lui offerti come alto compimento di una esistenza contrassegnata da una oblatività che ora trova compimento nel “posto” che il Signore ha preparato per lui».

Il dg Fabi

«Giorgio Delsante era un signore di altri tempi - scrive Massimo Fabi, direttore generale dell'Azienda ospedaliero-universitaria e commissario straordinario dell'Azienda Usl -, che ha portato la sua determinazione, il suo impegno, la sua esperienza nel continuo lavoro speso per la sua comunità. Una comunità che ha curato come un dono prezioso e non a caso ha scelto il nome Munus, dono, per la Fondazione di comunità di cui era presidente nata per sostenere progetti a favore delle persone che più hanno bisogno. Immediata fu la sua risposta alle prime avvisaglie della pandemia da Covid-19 mettendosi al servizio della sanità parmense attraverso la Fondazione Munus. Un’attività instancabile durante quei mesi di paure e incertezze che ha saputo raccogliere la fiducia di tanti cittadini che hanno contribuito con le loro donazioni. Ed è sempre grazie a Giorgio Delsante se le istituzioni del nostro territorio, insieme, hanno promosso una campagna di raccolta fondi in favore del Centro oncologico di cui Munus è garante. Abbiamo perso un amico che, quasi in punta di piedi, proponeva ma soprattutto realizzava progetti ambiziosi per il bene di tutta la comunità».

La direttrice D'Abbiero

Dispiacere immenso e gratitudine senza fine vengono espressi da Nunziata D’Abbiero, direttore del dipartimento Onco-ematologico provinciale e direttore della Uo Radioterapia oncologica del Maggiore: «Ho conosciuto Giorgio e la sua creatura, Munus, nel 2015 e da lì è nata un’amicizia e un percorso di stima e di collaborazione insieme all’Azienda ospedaliera di Parma che ha dato e darà molti frutti. Ci vorrebbero molte pagine per raccontare ma è giusto limitarsi a poche righe. Il mio è un grazie sincero e commosso per quello che è stato e ha fatto con noi, per il progetto del Centro Oncologico di Parma, per aver fatto suo il nostro sogno di dare una “casa” nuova ai malati oncologici e così averne permesso la realizzazione. Per la sua semplicità paziente e la sua saggezza lungimirante, per il suo apparire fragile ma dalle radici ben salde come quei pioppi smilzi e sballottati dal vento delle nostre campagne che ispirano fiducia senza troppi ragionamenti. Per averci messo la faccia facendosi garante per tutti noi. Per aver partecipato a tutti gli eventi della raccolta fondi senza mai farlo pesare, con discrezione e sapendosi anche divertire quando l’occasione lo permetteva. Mi dispiace che alla inaugurazione del Centro Oncologico non potremo abbracciarci e festeggiare per godere del frutto di tanta fatica. Ma il suo dono è stato così prezioso che la gratitudine prevale sul dolore e così possiamo e dobbiamo andare avanti sulla strada da lui tracciata, nella certezza che là dove adesso è continuerà a vigilare su di noi. Grazie Giorgio».

Csv Emilia

E ancora gratitudine, riconoscenza e ammirazione vendono espresse da Elena Dondi, presidente di Csv Emilia: «Abbiamo condiviso con Giorgio Delsante principi, valori e modalità, e c'eravamo anche noi quando, insieme, abbiamo dato vita alla Fondazione di Comunità. Come Csv Emilia continueremo a essere al fianco di Munus per onorare e dare continuità alla grande eredità morale di Giorgio, che ha dedicato tutta la sua vita al dono. Anche di questo gli saremo sempre grati».

r.c.

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