Quelle sfide notturne tra motorini
Seduti al tavolino del bar davanti alla chiesa di San Sepolcro. Il bistrot è pieno di turisti e parmigiani, che in questa estate rovente trovano qui un po' d'aria, complice l'incrocio di correnti che arrivano dai borghi. Alle 21 c'è chi è allo spritz e chi al piatto di carbonara. Ma all'improvviso il chiacchiericcio della gente è rotto da un rumore assordante: una fila di motorini e moto che passano da via Repubblica a tutta velocità: «Ogni sera è una gara a chi va più forte - dice Michele Baudo del Bar Zinelli -. Tra impennate e marmitte truccate usano la via principale della città come fosse una pista da corsa».
La scena ha dell'incredibile: ragazzini che sfrecciano nel cuore della città, inconsapevoli del pericolo, quasi fossero in mezzo a un campo. «Ogni mezz'ora la scena si ripete - continua Baudo -. Partono in sei o sette motorini dal semaforo di via XXII Luglio e arrivano a tutta velocità alla fontana della barriera: vanno così forte che non riesci nemmeno a fotografarli. E nessuno interviene».
«Non so se proprio gareggiano, ma certamente è una provocazione - interviene Massimo Sorgenti, stilista e titolare del negozio di moda di strada Repubblica -. E chi è seduto al bar o cammina sul marciapiede all'improvviso si spaventa dal rumore fastidioso di quei motorini che sfrecciano ai cento all'ora a tre metri di distanza. È un fatto gravissimo e prima o poi succederà qualcosa. Basta che uno di questi ragazzini sbandi e non solo cadendo si può fare molto male, ma può travolgere un passante. Senza dimenticare che tutto questo accade nella strada più bella di Parma: è come se lo facessero in corso Venezia a Milano. È inaccettabile». Sorgenti fa poi notare un altro particolare che certamente rovina l'estetica di via Repubblica: «Ma è possibile che per tutto il giorno dal municipio al semaforo di via XXII Luglio sul lato destro della strada ci siano più di 50 motorini parcheggiati? Non è un bel vedere: questa via dovrebbe essere la vetrina di Parma. E noi tutti dobbiamo lottare per abbellire questa città, non rovinarla».
Simone Corpieri dello «Smoke» è a suo malgrado un altro testimone delle «corse» di motorini, perché nel suo locale alla sera si fa l'aperitivo: «Ci vogliono più controlli. La gente che vive qua con questi rumori non riesce a dormire. Soprattutto è una strada che alle nove di sera è animata anche da famiglie con bambini e con questi motorini a tutta velocità si rischia una strage, perché possono travolgere qualcuno».
Ma Corpieri dice di più: non solo ragazzini, pure gli adulti si comportano male. «Sabato scorso abbiamo assistito a una scena che ci ha lasciati tutti senza parole: macchine che in via Repubblica andavano ai 150 all'ora e pure in contromano. Ma si può fare una roba del genere? Già sarebbe grave che lo facessero fuori dal centro urbano, ma addirittura nel cuore di una città?» «Non solo una sera - interviene ancora Michele Baudo -, ma più sere. Macchine in sorpasso sulla corsia preferenziale. Macchine di una certa cilindrata guidate da gente che pensa di essere in un film».
«Dovrebbero mettere i dossi in via Repubblica - aggiunge Sandra Zinelli -. Macchine e motorini che rappresentano un vero pericolo per chi passeggia e per chi è seduto a un tavolino di un bar. Tutto inizia all'ora di cena e si va avanti fino a mezzanotte almeno. Sono motorini evidentemente truccati perché fanno un casino incredibile. Un inquinamento anche acustico. E chi vuol dormire si sveglia ogni mezz'ora, perché fanno il giro da viale San Michele, poi girano sullo Stradone e ritornano da via XXII Luglio, e infine ripartono dal semaforo di strada Repubblica, percorrendola come matti, per arrivare al fontanone. E, ripeto, nessuno fa niente».
Mara Varoli
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata