La storia
«Ogni buona azione fa notizia». Proprio così, la gentilezza non va di moda in questi anni Duemila e il bel gesto è «cosa rara». Ma a volte capita e ti sorprende. Anzi, ti cambia la giornata: «Non solo mi hanno trovato il portafoglio, ma me lo hanno pure portato a casa».
Luca Campana, professore di religione all'istituto Rondani e ufficio stampa della Diocesi, è contento di poter raccontare questa storia, «e di poter dire cento volte "grazie" - aggiunge - a Hothi e al suo amico».
«Mercoledì pomeriggio - continua - sono andato a fare spesa in un supermercato di Colorno. E dopo aver pagato alla cassa, sono tornato alla macchina nel parcheggio: ho messo dentro la spesa e ho appoggiato il portafoglio sul tettuccio, poi senza riprenderlo sono partito. E solo più tardi mi sono accorto che l'avevo perso, quando sono dovuto andare in farmacia e nel momento di pagare non l'ho più trovato». Così Campana è tornato al supermercato e ha chiesto se qualcuno avesse trovato il suo portafoglio, ma niente, nessuno lo aveva visto. «Poi sono andato dai carabinieri per fare denuncia, ma era troppo tardi, per cui sono rientrato a casa e ho bloccato le carte di credito».
Oltre al bancomat, ai documenti, al tesserino da giornalista e alle carte, nel portafoglio c'erano anche 10 euro: «Non tengo mai contati», dice giustamente. Persa la speranza, alle 19,15 succede l'impensabile: «Hanno suonato al campanello - racconta - e dal citofono una voce maschile mi dice se posso scendere perché mi ha riportato il portafoglio. Quando ho aperto il portone, mi sono trovato davanti un ragazzo indiano zuppo d'acqua, visto il temporale, con la mia carta d'identità in mano. Mi ha detto: "Sì, sei tu, vieni". E l'ho seguito fino alla sua auto, dove c'era l'amico con il mio portafoglio, naturalmente con tutto all'interno, persino le 10 euro. E Hothi mi ha detto: "Nel parcheggio del supermercato abbiamo visto la scena, ma poi siamo andati a lavorare, così te lo abbiamo potuto riportare solo ora". Non finivo più di ringraziarli».
Originari del Punjab, di religione Sikh, Hothi Singh Hernek ha 42 anni e vive in Italia dal 2009: è titolare del «Bar Corner» di piazzale Dalla Chiesa ed è sposato con un figlio. Anche l'amico e collega, Hothi Avtar, 54 anni e nel nostro Paese dal 1991, è sposato con un figlio. Ed entrambi risiedono nel comune di Torrile a Sant'Andrea e a San Siro. Come direbbero le nonne, due persone «a modo».
«Anche a me è capitato di perdere il portafoglio - ha spiegato Hothi Avtar -. Era una domenica sera, proprio qui davanti al bar in Stazione. Dentro c'era l'incasso di due giorni di lavoro, ma la questione più complicata è stato rifare i documenti. Capita spesso qui al bar che i clienti si scordino qualcosa e una volta una ragazza di passaggio alla stazione ferroviaria ha persino dimenticato un computer, per cui è stato normale per noi darci da fare per restituire il portafoglio».
Alla fine è doveroso dire che «siamo vittime dei luoghi comuni - ha concluso Luca Campana -: quando ho raccontato che pensavo d'aver perso il portafoglio nel parcheggio di un supermercato, tutti erano concordi nel dire che posto peggiore non c'era. E invece è accaduto che qualcuno lo trovasse e che persino ti cercasse a casa per riportarlo. Due anni fa la stessa disavventura è capitata a mio padre, a Lagrimone, nell'unico parcheggio in centro al paese. Quella volta però del portafoglio e dei documenti non se n'è più trovata traccia».
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