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Toponomastica

«Battezzati» tre parchi in via Pizzi e a Alberi

«Battezzati» tre parchi in via Pizzi e a Alberi

10 Agosto 2024, 03:01

La Storia a ridosso della Storia. Sarà intitolato agli Internati Militari Italiani il parco giardino con vista Cittadella che si apre tra via Italo Pizzi e via Maria Godi. La decisione della Commissione toponomastica dello scorso 15 maggio è stata confermata nei giorni scorsi con una delibera di Giunta.

Che nello stesso tempo toglie dall’ignoto, ad Alberi, altre due aree verdi e una strada in una zona di nuova espansione residenziale. A favore di geolocalizzazione e anche di assegnazione dei numeri civici e di un vero indirizzo a prova di posta, visite e consegne.

Si stima che furono 700mila i soldati italiani catturati dai tedeschi nel settembre 1943, dopo l’annuncio dell’armistizio da parte del governo italiano, e deportati nei campi del Terzo Reich. Circa 50.000 non tornarono più a casa. E la loro è considerata l’ “Altra Resistenza”: la stragrande maggioranza di loro disse “no” alla proposta di collaborare con i tedeschi e alla possibilità di tornare in Italia e combattere per la Repubblica Sociale Italiana e di essere trasformati in lavoratori civili per essere impiegati nel lavoro di interesse bellico. E il continuum con la Storia è dato dal fatto che la zona in cui sorge il parco è ritenuta quella della Porta di Soccorso, luogo delle esecuzioni capitali durante il periodo rinascimentale.

Di memoria in memoria, a Alberi una strada ancora senza nome che porta al complesso “I caprioli” ricorderà Andrea Pugolotti, artigliere nei Bombardieri voluti da Ranuccio I e per un periodo notaio, le sue “Memorie autografe” archiviate nel fondo Parmense della Biblioteca Palatina di Parma sono diventate preziosa fonte per conoscere molti episodi che riguardano Parma tra il 1205 e il 1679.

Il parco compreso tra via Italina Chiari, via Ada Bernardi, via dei Bersaglieri e piazzale Giuseppe Peroni, sempre ad Alberi prenderà invece il nome di Cesare Finzi, docente universitario di Chimica, nato nel 1885 in una famiglia ebrea proprietaria di vasti possedimenti nella Bassa parmense e perseguitato a partire dall’entrata in vigore delle reggi razziali.

Dopo essere stato radiato dall'insegnamento in quanto ebreo, prestò servizio volontario alla Stazione Sperimentale delle Conserve. Dopo 1'8 settembre 1943 salì con la famiglia a Pianadetto, dove venne ricercato dai tedeschi e dalla brigata nera, ma riuscì sempre a sfuggire unendosi poi ai partigiani della 47ª Brigata Garibaldi e sfruttando la sua competenza in materia di esplosivi.

Dopo il 25 aprile 1945 la famiglia rientrò in pianura a bordo di una jeep alleata. Cesare Finzi riprese i suoi incarichi a Perugia, ma tutte le estati ritornava nella villa di campagna prossima alla sua città.

È sepolto in una cappella privata nel cimitero di Collecchio.

Poco distante si trova la seconda area verde, compresa tra via Ada Bernardi, piazzale Giuseppe Peroni e piazzale Clemente Ruta, che sarà dedicata al pittore Antonio Gruzzi.

Nato a Parma il 27 gennaio 1864 e deceduto in Brasile nel 1904, è l'autore de «Il giorno della Madon-
na ad Antognano» conservato nel palazzo comuna-
le di Trecasali e considera-
to una delle migliori creazioni dell’Ottocento parmigiano.

r.c.

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