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Il Po è in secca: gli spiaggioni ridotti a un «deserto»

Il Po è in secca: gli spiaggioni ridotti a un «deserto»

13 Agosto 2024, 03:01

Dopo il susseguirsi di diverse piene ordinarie primaverili causate da un periodo, quello di marzo, aprile, maggio e giugno particolarmente piovoso, e dopo essere rimasto per alcuni mesi stabilmente oltre lo zero idrometrico, il Po è tonato a scendere in modo importante ed è tornato in condizioni di evidente magra. Nulla a che vedere, va precisato subito, con la secca record del 2022.

Nel Parmense, come nel resto del suo corso, il Po ha perso diversi metri, tornando ampiamente sotto lo zero idrometrico.

Gli spiaggioni, dopo essere rimasti sommersi dall’acqua per alcuni mesi (cosa che non accadeva da parecchi anni), sono tornati a scoprirsi in maniera evidente. Questa la chiara conseguenza di un mese, quello di luglio, oltre a queste prime due settimane di agosto, di fatto prive di piogge significative. Oggi, come del resto accade già da diversi anni, gli spiaggioni che un tempo erano frequentati da tanta gente che trovava nel Po il «mare dei poveri» sono ridotti ad un vero e proprio «deserto» con distese e distese di sabbia. Purtroppo, ancora una volta, non mancano i rifiuti, soprattutto (come accade da tempo) su entrambe le sponde spiccano parecchi pneumatici evidentemente gettati nel Po da qualche incivile. A questo riguardo, rinnovando un appello già lanciato in passato, il comitato «Amici del Grande fiume» di Polesine Zibello ha auspicato che le autorità competenti facciano accertamenti ed indagini volti a individuare chi scarica questi ed altri rifiuti e si provveda, magari, ad organizzare anche giornate dedicate alla pulizia degli spiaggioni. Sui quali, come sempre, emergono anche i resti di remote foreste, di antiche strutture, e quindi di un passato rimasto vivo nei suoi pochi resti e nei libri di storia locale. In ogni caso la disponibilità idrica, grazie proprio alle precipitazioni dei mesi precedenti, resta ai massimi storici, come emerso anche dall’ultima riunione dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici nel distretto del Po che ha aggiornato puntualmente le analisi statistiche con il contributo di tutti i partner istituzionali e portatori di interesse proiettando uno scenario sostanzialmente fedele, anche se in taluni casi improntato al rialzo, alle aspettative proiettate dalle riunioni tenute alla fine della primavera.

In questa prima parte di agosto la disponibilità idrica complessiva a scala distrettuale ha registrato un leggero calo rispetto al precedente aggiornamento, come del resto era previsto. L’estate meteorologica si è palesata, fino ad oggi, come particolarmente umida e con temperature prossime ai valori tipici del periodo considerate le media storiche, ma anche con picchi di calore oltre i 37 gradi al Nord. Le precipitazioni si sono dimostrate del tutto abbondanti, in alcuni casi di particolare intensità soprattutto sui rilievi alpini, anche distruttive e causa di piene che hanno causato, come noto, frane alluvionali. Le piogge sono cadute nel Distretto del fiume Po anche nella primissima parte dell’estate in modalità frequente; un copione molto simile a quello già visto in primavera tant’è che, se si fa riferimento agli ultimi quattro mesi e mezzo (da marzo a metà luglio), in molte località del Distretto sono stati superati i precedenti record storici in termini di accumuli pluviometrici. Solo i territori della Romagna, colpiti dall’alluvione del 2023, in questo inizio 2024 stanno riscontrando apporti pluviometrici leggermente sotto la media per il periodo di riferimento.

I fiumi del Distretto, complice anche lo scioglimento del manto nivale che a inizio stagione si presentava abbondante lungo tutto l’arco alpino, continuano a mantenere valori di deflusso mensili pari ai valori massimi del periodo e, in alcuni casi, anche maggiore.

Infine continuano a non esserci notizie di Aldino Zecca, il pensionato di 77 anni di Zibello che il 19 giugno scorso si era imbarcato sulla sua amata canoa, passione che portava avanti da decenni. Nonostante le ricerche, anche di privati cittadini, ad oggi non è emerso nulla.

p.p.

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