I volontari: «Così salviamo i cani dal caldo»

Se a Theo arriva l'acqua sopra la testa scodinzola come un matto, Brighella come un pesciolino appena vede una vasca si tuffa e nuota in apnea. Con questo caldo, i cani di Lilli e il vagabondo di refrigerio ne hanno sempre bisogno. Anche perché piante al canile municipale ce ne sono poche.

E allora i 18 volontari del Polo integrato animali d'affezione hanno avuto un'idea: «Una cosa piccola, ma per i nostri amici a quattro zampe è una cosa grande, che dà sollievo all'estate in città».

Ida Gagliardi, referente dei volontari e da otto anni impegnata al canile municipale almeno tre volte alla settimana, parla a nome di tutti: «Usando un fondo cassa che raccoglie i soldi che riusciamo a mettere insieme con i vari eventi, i banchetti e gli open day - racconta Ida -, abbiamo pensato di prendere dei nebulizzatori da applicare sopra i box che ospitano i cani. E' un sistema che spruzza l'acqua senza però bagnare gli animali rinfrescando l'aria, per cui i nostri amici sentono il refrigerio senza inzupparsi. Per ora abbiamo messo i nebulizzatori nei box nuovi, poi li metteremo anche negli altri. Il caldo per i cani è terribile e soffrono tanto: vanno molto in difficoltà soprattutto i fragili, quelli più anziani e un po' malaticci».

«Abbiamo messo anche delle vasche con l'acqua fresca, cambiandola anche due volte al giorno - conclude Ida -. E molti cani si tuffano dentro: Theo, un pit bull di sei anni, e Ronnie, un lupo cecoslovacco, amano molto l'acqua. Poi c'è Brighella, una piccola meticcia che nuota come un delfino e va sott'acqua. Se i cani hanno troppo caldo ansimano, sono apatici e tengono sempre la lingua fuori. Chiederemo l'autorizzazione al Comune per mettere anche negli altri box i nebulizzatori». Un gesto che dimostra l'amore che i volontari hanno per questi orfanelli. Anche all'oasi dei gatti di Vicofertile sono stati loro a mettere un sistema di innaffiatura: viste le temperature, l'ombra è essenziale.