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Il caso

Vignale, il bimbo abbandonato poco prima del ritrovamento

Vignale, il bimbo abbandonato poco prima del ritrovamento

29 Agosto 2024, 03:01

Traversetolo Molto dirà l’autopsia, e sarà il punto di demarcazione per definire passato e futuro di un presente che oggi è ancora pieno di ombre e di angosciante tragicità.

Era già morto il bimbo di Vignale quando è stato partorito? E se così non fosse, che cosa è successo durante o dopo il parto?

Anche arrivare alla data e all’ora presunta sarà fondamentale nella ricostruzione: quello che si sa è che quel cucciolo d'uomo che giaceva su un fianco nel prato della villetta bifamiliare aveva il cordone ombelicale ancora attaccato, la pelle preservata. E questo fa pensare che dal momento dell'abbandono non fosse passato più di un giorno.

Attesa per l'autopsia

L'autopsia, si diceva. Affidata dalla pm Francesca Arienti a Valentina Bugelli, responsabile dell'Istituto di medicina legale di Parma, con la presenza di uno specialista in fetologia, era stata inizialmente fissata per martedì 13 agosto e poi rinviata. Ancora oggi una nuova data non c'è.

La scelta del rinvio ha a che fare con l'esito dell'esame del Dna su alcuni reperti prelevati dai carabinieri del Ris nei primissimi giorni: quelli che hanno permesso di identificare la madre.

Si tratta di una ragazza maggiorenne ma comunque molto giovane, che abita nella zona del ritrovamento e che in quel momento era da poco partita per un viaggio con la propria famiglia.

L'averla rintracciata ha fatto decidere agli inquirenti, coordinati dal procuratore Alfonso D'Avino, di attendere il rientro a casa, continuando, nel frattempo, la ricerca di prove e riscontri attraverso ulteriori accertamenti tecnici. Un rinvio deciso con ogni probabilità anche a tutela delle garanzie difensive.

Nel momento in cui dovessero essere consegnati avvisi di garanzia, infatti, la difesa avrebbe la possibilità di nominare un consulente tecnico di parte, il quale potrebbe a pieno titolo assistere allo svolgimento della perizia necroscopica, presentare al giudice eventuali osservazioni e riserve e, infine, proporre specifiche indagini che ritenesse opportune.

Nominato un legale

Nel frattempo, la famiglia della ragazza ha già nominato un avvocato, un legale del foro di Reggio Emilia, ma ad oggi non risultano persone indagate. E nemmeno si sa quale sarebbe il reato contestato.

A seconda di cosa dirà l'autopsia si potrà parlare di occultamento di cadavere, di feticidio o di infanticidio e di eventuali complicità o di eventuali costrizioni. E, al di là del peso emotivo, dal punto di vista penale si tratta di un punto cruciale: il codice prevede una condanna fino a tre anni in caso di occultamento di cadavere e la reclusione da quattro a dodici anni in caso di morte provocata durante o immediatamente dopo il parto.

Gravidanza «invisibile»

Sembra impossibile, ma pare che nessuna persona si sia accorta della gravidanza in corso della giovane.

Accade raramente, ma le cronache hanno già raccontato storie simili. Ci appaiono sempre storie distanti. Come tutto ciò che ci spaventa e ci angoscia, tutto ciò che non riusciamo a comprendere. Ma a volte le ritroviamo tragicamente vicine e siamo a interrogarci su tanti perché e con poche risposte facili da dare.

Eco mediatica
A Vignale telecamere e inviati Rai

La notizia della individuazione della mamma del piccolo ha attirato testate giornalistiche a Vignale di Traversetolo. Ieri Raiuno ha fatto una diretta e trasmesso interviste registrate nella giornata durante il programma «Estate in diretta». A quanto pare, le telecamere rimarranno in pianta stabile nella zona. L'aspettativa è che sulla vicenda possano emergere nuovi elementi già nei prossimi giorni.

C.C.

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