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Nella notte in via Mantova

Fattorino investito da un'auto pirata: è gravissimo

Fattorino investito da un'auto pirata: è gravissimo

01 Settembre 2024, 03:01

Forse saranno le immagini delle telecamere piazzate sulle strade della zona a dare un nome all'automobilista che l'altra notte ha travolto un uomo in via Mantova lasciandolo a terra privo di sensi.

Ma anche se le indagini della polizia stradale permetteranno di trovare il responsabile questo non potrà cambiare la situazione: le condizioni del ferito sono disperate e i medici mantengono riservata la prognosi. Sapendo che forse solo un miracolo potrebbe permettergli di salvarsi.

Tutto si è svolto intorno alle 4 del mattina: l'uomo, un 35enne straniero che lavora per una cooperativa che distribuisce i giornali per conto della «Gazzetta», stava percorrendo il cavalcavia sopra la ferrovia di via Mantova spingendo la bici con il suo carico di giornali.

All'improvviso una vettura che viaggiava in direzione del centro cittadino ha centrato in pieno lo straniero sbattendolo contro il guardrail. Ed è stato un urto devastante.

L'uomo è finito a terra privo di sensi e la macchina ha proseguito la sua corsa senza fermarsi per soccorrere il ferito. A lanciare l'allarme sono stati degli automobilisti di passaggio e sul posto sono intervenuti l'ambulanza e l'automedica del 118: i soccorritori hanno subito compreso la gravità dei traumi riportati e hanno trasportato l'uomo al Maggiore dove è stato subito ricoverato in Rianimazione.

Ad occuparsi dei rilievi sono invece stati chiamati gli agenti della polizia stradale che hanno raccolto sul posto alcuni frammenti dell'auto e iniziato a mettere insieme e confrontare i dati registrati dalle telecamere disposte lungo le possibili vie di fuga della macchina. A quell'ora, ovviamente, il traffico era molto scarso e questo dovrebbe rendere più semplice il lavoro di investigazione dei poliziotti.

Intanto la notizia dell'incidente si è diffusa tra i colleghi della vittima dell'incidente che, sconvolti, hanno raccontato come questo dramma sia, in pratica, conseguenza di una assurda coincidenza.

«Da qualche tempo il nostro collega aveva comprato una bici elettrica con cui svolgeva le consegne. Ma proprio un paio di giorni fa quella bici gli era stata rubata davanti ad un negozio. Era molto amareggiato perché per quella bici aveva impegnato buona parte dei suoi risparmi e in più gli serviva per lavorare. Così dopo il furto era dovuto tornare ad utilizzare una normale bicicletta, quella, appunto, che stava spingendo quando è stato investito. Forse se avesse avuto ancora quel mezzo elettrico le cose sarebbero andare diversamente».

Solo una ipotesi, è certo, giusto una supposizione. Ma questo ennesimo incidente rende ancora una volta più evidente i rischi che corrono gli utenti deboli della strada, pedoni e ciclisti in primo luogo, la cui incolumità è messa in pericolo da automobilisti spericolati e disattenti. E tanto spregiudicati persino da fuggire lasciando a terra una persona che rischia di morire per colpa loro.

r.c.

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