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CULTURA

Correggio 500, inizia il viaggio alla scoperta dei capolavori

Correggio 500, inizia il viaggio alla scoperta dei capolavori

di Katia Golini

05 Settembre 2024, 03:01

Un percorso inedito in 500 passi, un viaggio emozionante tra passato e presente (e futuro), un itinerario multimediale tra i capolavori, un'esplorazione entusiasmante tra immagini meravigliose e incontri di approfondimento dentro il mondo di Antonio Allegri, detto Correggio. Ecco cos'è Correggio500, progetto promosso dall'assessorato alla Cultura del Comune in collaborazione con il monastero benedettino di San Giovanni, evento di rivisitazione e riscoperta di un grande maestro del Rinascimento italiano in occasione dei 500 anni della cupola di San Giovanni Evangelista, portentoso esempio di maestria pittorica.

Punto di partenza del viaggio l'installazione firmata dal fotografo parmigiano Lucio Rossi, «Il cielo per un istante in terra», nel refettorio maggiore del monastero di San Giovanni. A seguire la visita in Duomo sotto la cupola - dove è rappresentata quell'Assunzione della Vergine che conquistò Tiziano -, quindi la tappa alla Camera di San Paolo, opera prima del maestro a Parma, dove, grazie a supporti multimediali, sarà possibile osservare con occhi nuovi il famoso pergolato, le “imprese” di Diana, gli ovali verdeggianti, le lunette monocrome.

A pochi giorni dall'apertura al pubblico, prevista per domenica mattina - è già possibile acquistare i biglietti online - l'iniziativa è stata illustrata alla stampa alla presenza dell'assessore alla Cultura Mauro Felicori, del sindaco Michele Guerra, del vicesindaco Lorenzo Lavagetto, del presidente di Fondazione Cariparma Franco Magnani, del fotografo Lucio Rossi nella sala consigliare del municipio. Grande l'entusiasmo di tutti.

«Parma è fisicamente il Correggio - ha detto il sindaco -. Ripercorrere i luoghi di questa sua “pittura volante” sarà un'esperienza indimenticabile».

Vedremo in San Giovanni quelle figure realizzate per essere viste dal basso che Lucio Rossi ha fotografato salendo sulle impalcature nel 2009 e oggi trasformato in un racconto da ammirare a terra. «Correggio 500 - ha continuato Guerra - è una festa, un modo di riaccendere l'attenzione sul Correggio, visibile nella sua versione originale e nella sua interpretazione attuale. Un modo per coinvolgere, ci auguriamo, tanti giovani abituati a utilizzare tecnologia e nuovi linguaggi».

«Abbiamo pensato a Correggio500 come a un momento di riavvicinamento al nostro patrimonio culturale con l'obiettivo di valorizzarlo nel modo più efficace possibile. Di questo nostro patrimonio Correggio è elemento distintivo. Perciò auspichiamo che il percorso proposto sia occasione di riflessione e riscoperta, a partire dal monastero benedettino di San Giovanni nella sua totalità. Il percorso prevede anche la tappa alla Camera di San Paolo, dal 2019 in gestione al Comune, all'interno di un altro complesso monastico importante. Si tratta quindi di un percorso di 500 passi, passando per la cattedrale, per festeggiare i 500 anni di un capolavoro».

Si sofferma su un aspetto particolare Felicori: «La vera novità di questa iniziativa è il ruolo del digitale, che permette una visione nuova e affascinante, e rende più accessibile la cultura anche da parte dei giovani». Al primo apprezzamento l'assessore regionale ne aggiunge un secondo lasciandosi andare a un ulteriore omaggio a Parma: «Siamo di fronte a un progetto che è una prodezza, un grande evento che non potrà non suscitare l'interesse nazionale. L'apertura del monastero di San Giovanni per un periodo così lungo è già di per sé un evento eccezionale. Poter riscoprire Correggio in questo modo, in questo articolato percorso, lo è ancora di più. Se pensiamo Parma come un sistema è già oggi qualcosa di inimmaginabile, un polo europeo di grande importanza. Non nascondo che mi sento affetto da “parmigianite”. Durante il mio mandato in Regione mi sono ammalato di “granduchite”: il duo Guerra-Lavagetto ha lanciato ogni 3-4 mesi iniziative di respiro nazionale. Questa operazione in particolare appare davvero esemplare».

All'entusiasmo provato fin dal primo momento il presidente di Fondazione Cariparma, che ha sostenuto il progetto con la consueta attenzione e generosità, fa solo un cenno. Magnani preferisce soffermarsi su un altro aspetto del progetto: «Correggio lo conosciamo tutti, ma questo modo di presentarlo, in particolare questa “interpretazione” che ne ha dato Lucio Rossi, appare straordinario. E' come se le figure rappresentate nella cupola di San Giovanni prendessero vita nuova, come se fossero in grado di darci nuovi messaggi, diversi da quelli del passato e carichi di contemporaneità. Si tratta di un'iniziativa che non potrà che entusiasmare chi parteciperà».

L'ultima parola di presentazione va a Lucio Rossi, l'autore dell'installazione mozzafiato al Refettorio maggiore di San Giovanni. Non dice molto, ma in poche parole dice tutto: «Siamo qui oggi a presentare un sogno che si realizza. L'impegno è stato grande, ma abbiamo cercato di di nascondere la fatica per lasciare spazio alle immagini e all'opera del grandissimo Allegri, detto Correggio».

Katia Golini

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