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Ordinanze, norme e regolamenti: ecco tutti i «divieti» sul decoro

Ordinanze, norme e regolamenti: ecco tutti i «divieti» sul decoro

20 Settembre 2024, 03:01

L'ultima, in ordine di tempo, è stata quella per la pulizia della pipì dei cani, ma le ordinanze emesse nel corso del tempo (a cui si affiancano regolamenti comunali e norme nazionali), per garantire il decoro in città, sono numerose e prevedono divieti e obblighi molto variegati.

Il cosiddetto «pacchetto decoro» tocca svariati rami, che vanno dalla sicurezza al commercio, dall'ambiente ai rifiuti. L'intento del Comune, come fanno sapere dal Municipio, «è quello di garantire la massima attenzione al decoro» e di «normale tutto quanto è possibile» per evitare che determinati comportamenti possano favorire il degrado.

Tutto questo precisando però che il decoro è disciplinato da un ampio e stratificato quadro normativo, trasversale a vari ambiti e settori, e che i comuni a livello locale possono andare a «personalizzare» determinate misure a seconda della necessità che emergono. Spesso l'obiettivo è anche quello di rendere esecutivi degli indirizzi generici, chiarire ed eventualmente rafforzare dei provvedimenti di rango superiore.

Lotta ai «furbetti»

Una delle questioni più ricorrenti è la lotta ai «furbetti» dei rifiuti. Per convincere chi ha scarso senso civico a rispettare le regole, nel regolamento di Polizia urbana c'è un articolo specifico dedicato ai «comportamenti contrari all'igiene, al decoro e al quieto vivere». Questo tipo di violazioni sono di norma sanzionate con una multa che va da 25 a 500 euro. A Parma invece si è scelto - con una delibera di giunta comunale del 2016 - di prevedere una sanzione fissa di 450 euro, quasi il massimo consentito. Non solo. Sempre in materia di rifiuti, c'è anche il regolamento di Atersir «sull'attività di vigilanza e sanzioni in materia di raccolta e conferimento dei rifiuti da parte degli utenti».

Il tutto, senza dimenticare le recenti scelte dell'Amministrazione di inasprire i controlli sul pagamento della Tari e di destinare il ricavato delle sanzioni alla riduzione dei costi delle tariffe di chi paga regolarmente.

Dalle zanzare ai cani

Si legano al decoro anche le ordinanze sulla zanzara tigre, la processionaria e il benessere animale nel suo complesso. L'ultima ordinanza del sindaco rende obbligatorio, per chi porta a spasso il cane, munirsi di una borraccia o una bottiglietta e versare «la congrua quantità d'acqua» sulla deiezione canina per ripulire. È anche vietato per i proprietari fare urinare i cani a ridosso dei portoni d'ingresso, vetrine e muri di edifici pubblici e privati, nonché in prossimità di fermate degli autobus e dei contenitori della raccolta differenziata. Pena una multa salata, che può arrivare a 500 euro.

Commercio

Lo scorso anno è stato aggiornato (non senza polemiche) il «Regolamento per l'esercizio delle attività artigianali e commerciali nelle aree di particolare rilevanza storico-munumentale ai fini della loro tutela». Risale invece al 2000, ma ha subito svariati aggiornamenti (l'ultimo a settembre 2020) l'ordinanza sugli orari di apertura e chiusura degli esercizi pubblici in determinate zone della città.

Con l'avvio di ogni campionato di calcio tornano ogni anno in vigore (con aggiornamenti) le ordinanze sui divieti di vendita di alcolici (superiori ai 5 gradi) nelle ore precedenti e successive alle partite casalinghe del Parma Calcio. Altre ordinanze sono emesse per singole manifestazioni o eventi di particolari rilievo, spesso attivate con note specifiche della Prefettura e della Questura.

Sono poi emanate numerose ordinanze in materia di sicurezza, decoro e igiene che hanno come destinatari casi specifici o violazioni puntuali. Ordinanze che quindi non sono rivolte alla collettività, ma che hanno comunque un effetto sul decoro cittadino.

Quanto ai regolamenti comunali, quelli che toccano in qualche maniera il decoro sono una decina e vanno dalle disciplina delle attività rumorose temporanee all'edilizia, fino al benessere animale.

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