LIMITAZIONI AL TRAFFICO
Da qualche giorno è diventato più complicato per i genitori che possiedono un auto più inquinante (soggetta alle limitazioni al traffico previste dal Piano dell'aria regionale), portare a scuola e riprendere i propri figli negli orari di blocco.
Cosa cambia
A differenza di quanto avveniva negli anni passati, non sono state infatti previste deroghe nell'ordinanza comunale sulle limitazioni al traffico per l'inquinamento. Fino all'anno scorso infatti, i veicoli diretti negli istituti scolastici - sia in entrata che all'orario di uscita - potevano contare su una deroga di trenta minuti. Una scelta che sta provocando parecchi malumori tra i genitori di tanti bambini di elementari e medie.
La soluzione
In realtà una soluzione esiste, ma non è a costo zero. Bisogna infatti aderire al servizio della Regione «Move-In» (Monitoraggio dei veicoli inquinanti) grazie al quale, i proprietari di auto inquinanti, possono ricevere un chilometraggio annuale da percorrere ovunque nelle zone limitate, monitorabile tramite l’installazione di una black box, una scatola nera. L'adesione il primo anno costa 50 euro ad auto soggetta alle limitazioni (20 se si dispone già di un dispositivo compatibile) e 20 gli anni successivi.
La missiva
Giuseppe De Nunzio, presidente di circolo della Direzione didattica di via Fratelli Bandiera (la realtà che comprende le scuole Corazza, Maupas di Vicofertile, la scuola d'infanzia di Vigolante e conta oltre cinquecento alunni), ha inviato una lettera alla «Gazzetta» lamentandosi dei disagi con cui devono fare i conti numerosi genitori e chiedendo al Comune una modifica dell'ordinanza. «Dal 1° ottobre scorso è entrata in vigore l'ordinanza comunale inerente il blocco della circolazione, dal lunedì al venerdì nella fascia oraria 8.30-18.30 - si legge - trovo assurdo che il Comune non abbia inserito alcuna deroga per i veicoli diretti agli istituti scolastici per l’accompagnamento in entrata ed uscita, limitatamente ai 30 minuti prima e dopo tale orario».
«Serve una modifica»
«Mi chiedo - prosegue - come sia possibile per un genitore lavoratore accompagnare il proprio figlio alle ore 8.20 a scuola ed essere a lavoro entro dieci minuti (magari dall’altra parte della città), così come mi chiedo alle 16.20 chi potrà prelevare il proprio figlio essendo ancora presente il blocco della circolazione. Confido da parte del Comune in una modifica dell'ordinanza per venire incontro a quelle che sono esigenze e non velleità di tante famiglie e lavoratori».
«Indicazioni regionali»
Il Comune, in una nota, precisa che «per quanto riguarda le limitazioni al traffico, il Comune di Parma si è sempre mosso all’interno di quanto previsto dal Pair - Piano aria integrato Regione Emilia-Romagna 2030. Anche l’eliminazione della deroga per il tragitto verso le scuole, risalente allo scorso marzo, rientra nelle indicazioni regionali, che valgono per tutte le città dell’Emilia-Romagna».
Lo scopo è quello di migliorare la qualità dell’aria e tutelare la salute pubblica. «Nel territorio di Parma, infatti, sono già stati registrati 22 superamenti dei limiti di PM10 nel 2024».
Per chi possiede un’auto soggetta a limitazioni, «è possibile aderire al servizio Move – In - ricorda il Comune - che mette a disposizione un chilometraggio annuo di percorrenza, in base alle categorie dei veicoli, per muoversi in città. L'utilizzo del servizio è sempre più diffuso in città e, ad oggi, già più di 1.500 persone hanno aderito».
Per quanto riguarda le restrizioni alla circolazione all’interno dell’anello delle tangenziali, «sono previste deroghe sia per numerose strade che hanno mantenuto invariata la percorribilità - viene specificato dal Comune - sia per specifiche casistiche. Per un’informazione dettagliata in materia, si rimanda la cittadinanza alla news sul sito del Comune (www.comune.parma.it)».
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