Il caso
Occupata, sgomberata e rioccupata. Succede a due passi da barriera Repubblica. Certamente non una zona periferica. È davvero senza pace il condominio al civico 2 di via Liguria, il caseggiato su due piani che fa angolo con viale Tanara, tornata negli ultimi tempi un rifugio per sbandati e senzatetto. Addirittura c'è chi sostiene che, in quelle stanze troverebbe ricovero una ventina di persone, tutte extracomunitarie.
«Una situazione di degrado ma anche di pericolo per chi sceglie di passare la notte lì» spiegano i residenti di alcuni condomini di via Liguria, alcuni dei quali hanno segnalato il fatto alla Gazzetta. Eppure, quella casa dovrebbe essere chiusa.
«Lo abbiamo denunciato più volte - allarga le braccia un residente - ma questa è la situazione». E mentre lo dice mostra lo stato in cui versa la struttura e, soprattutto, il giardino. Tra non molto, però, la situazione potrebbe cambiare facendo tirare un sospiro di sollievo a chi abita da queste parti.
Il caseggiato, infatti, venduto quest'estate dalla precedente proprietaria, è stato acquistato da un'impresa che dovrebbe demolirlo per poi costruire al suo posto una nuova struttura.
Nell'attesa, comunque, meglio riavvolgere il nastro della «vicenda di via Liguria numero 2». Nell'estate del 2023 l'esponente di Fratelli d'Italia Priamo Bocchi solleva - ma sarebbe meglio dire risolleva, dal momento che precedentemente aveva fatto un'interrogazione in consiglio comunale - la vicenda denunciata dalla proprietaria che racconta come quella casa di via Liguria fosse da ben undici anni occupata abusivamente da una quindicina di stranieri. Ebbene, a inizio novembre 2023 le forze dell'ordine sgomberano la casa e, dopo una battaglia durata più di un decennio, la proprietaria, rappresentata dall'avvocato Massimo De Matteis, torna in possesso del proprio immobile.
Le porte e le finestre a piano terra dell'edificio, composto da quattro appartamenti, vengono murate per impedire l'accesso. Ma questo non scoraggia chi, a distanza di pochi giorni dalla sgombero, vuole entrare in quella casa perché - aggiungono ancora i residenti fornendo anche una foto - attraverso corde e perfino delle lenzuola intrecciate, «riescono a salire al primo piano. Saranno una ventina e tutti giovani stranieri, forse nordafricani. Prima utilizzavano un ponteggio, rischiando davvero di farsi male, ma non più tardi della settimana scorsa sono venuti degli operai a sistemare un po' il giardino e lo hanno tolto».
Ma gli occupanti abusivi, prima che gli incaricati della ditta si mettessero al lavoro, si sono dileguati «calandosi con i soliti mezzi di fortuna. Uno di loro, che forse non riusciva a scendere dalla finestra, ha addirittura fatto un buco nel portone murato per uscire. Così ora possono utilizzare anche questo “passaggio”».
Il viavai è stato notato anche sabato. «Ho visto uscire tre ragazzi - dice una donna -. La loro presenza si può anche intuire dal fatto che, quando scende la sera, le luci sono accese».
Problemi, però, a dire il vero, questi occupanti non ne avrebbero mai procurati.
«È così, però, qui regna il degrado - aggiunge un altro -. Inoltre, in che condizioni vivono all'interno o casa o cosa fanno nessuno lo sa». Presto, comunque, tutto questo dovrebbe finire. «Sappiamo che la struttura verrà demolita - è la conclusione - e speriamo che via Liguria, dopo tanto tempo, torni finalmente a essere una strada normale».
Michele Ceparano
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