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Parma Calcio

Leoni, viaggio alle radici di un predestinato

Leoni, viaggio alle radici di un predestinato

di Matteo Giavazzoli

20 Novembre 2024, 03:01

Personalità, controllo, forza, conoscenza del gioco e quella tranquillità non comune per un ragazzo di soli 17 anni: lui è Giovanni Leoni e il suo esordio entra di diritto nella storia del Parma Calcio. Non è solo la giovane età a richiamare l’attenzione su questo ragazzo, ma il suo percorso, la sua persona, i suoi valori. L’esordio contro il Venezia dal primo minuto in una partita così importante dove il Parma doveva ritrovare i tre punti, lontani due mesi dall’ultima volta, è già un messaggio chiaro: di questo ragazzo ci si fida. In campo minuto dopo minuto sembra quasi che Leoni l’abbia già giocata questa partita, ogni suo intervento è chirurgico e senza frenesia, dote non comune in un esordiente.

La crescita nel Padova

E se, in fondo, si sa che nulla accade per caso, il suo percorso “brucia tappe” parte dalla sua famiglia – tutti sportivi ad alti livelli, chi nella pallanuoto e chi nel padel – persone dai grandi valori morali e umani. Ne parla Giuseppe Agostini, oggi mister della Primavera del Cittadella – ma in passato allenatore e secondo padre di Giovanni Leoni nell’Under 17 del Padova. «Il mio Giovannino si vedeva già che sarebbe arrivato in alto. Il suo è sempre stato un carattere aperto e ben disposto ad ascoltare i miei consigli. A 15 anni non è facile trovare un ragazzo con questa educazione e questa mentalità». Le parole di Agostini trasudano di emozione e orgoglio per la crescita del suo “Giovannino”, così ama chiamarlo e così ama farsi chiamare il giovane talento del Parma da quello che è stato l’allenatore della svolta. «Al termine dei 90 minuti di Venezia gli ho scritto un messaggio dicendogli che quel giorno aveva reso orgogliose tante persone oltre a me, fra magazzinieri e allenatori» Giuseppe rivela anche la risposta: «Grazie mille mister, ti sono grato per i grandi valori che mi hai trasmesso durante il nostro percorso insieme. Ti penso sempre, ti mando un grosso abbraccio e non vedo l’ora di rivederti». E se il percorso a Padova è stato determinante è anche grazie a come mister Agostini è stato brillantemente abile a gestire il profilo psicologico del giovane talento. «Diciamo che aveva un problema, un po’ di ansia. Ci abbiamo lavorato bene e velocemente anche grazie alla sua intelligenza. Ci teneva a diventare calciatore e la pressione sommata all’ansia poteva divorarlo. È stato bravo ad acquisire leggerezza e questo si è visto anche al suo arrivo alla Sampdoria».

Il passaggio alla Samp

Dopo l’esordio con la prima squadra del Padova, infatti, su Leoni si accendono i fari della dirigenza dei blucerchiati che decidono di portarlo a Genova. Il suo più grande estimatore a quel tempo è stato Andrea Mancini – figlio di Roberto Mancini – che da direttore sportivo lungimirante vede nel ragazzo un futuro campione come conferma lui stesso: «Lo vidi in una partita di Coppa Italia di serie C e quando in campo c’è un giocatore di quella personalità è impossibile non notarlo». Mancini sottolinea come sin dai primi giorni fu colpito dal valore umano del ragazzo frutto di una grande educazione ed a tal proposito racconta un aneddoto: «Il giorno dopo la partita d’esordio solitamente all’allenamento chi ha giocato fa i massaggi mentre gli altri rimangono fuori con i preparatori atletici. Lui non si è azzardato come altri giovani d’oggi e prima di tutto ha chiesto di poter fare anche lui il massaggio. Successivamente, una volta finito, uscì sul campo e raccolse tutti i cinesini della partitella che avevano giocato gli altri suoi compagni. Questo è Giovanni Leoni». I presupposti per il futuro sono dei migliori e dove potrà arrivare questo giovane difensore classe 2006 ce lo potranno dire solo il tempo e il campo, nel frattempo però l’ex ds dei blucerchiati si sbilancia. Può arrivare ad essere un pilastro della Nazionale, deve continuare così e sicuramente arriverà prima di tutto ad ottenere una titolarità fissa nel Parma, ma poi sono convinto sia un giocatore da squadra di prima fascia, da Champions League».

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