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Collecchio, Felino e Sala Baganza

Assistenza, 50 anni di aiuto e solidarietà

Assistenza, 50 anni di aiuto e solidarietà

di Gian Franco Carletti

01 Dicembre 2024, 03:01

Mezzo secolo di vita per l’Assistenza volontaria di Collecchio, Sala Baganza e Felino, una realtà ormai consolidata nel campo dei servizi sia ordinari sia d’emergenza-urgenza grazie alla professionalità dei volontari che 24 ore su 24 svolgono il loro compito senza chiedere nulla in cambio, ma con la soddisfazione di aver dedicato il loro tempo in favore di chi, momentaneamente in difficoltà, è sicuro di trovare sempre al suo fianco persone pronte ad assistere e aiutare.

Bisogna tornare agli inizi degli anni Settanta per risalire alle origini del sodalizio. «In quell’epoca - ricorda Nicolino Sasso, uno dei soci fondatori - un gruppo di persone che si ritrovava abitualmente al bar nel centro del paese, udendo la sirena di un’ambulanza che passava, ha sentito la necessità di creare anche a Collecchio una struttura che garantisse l’assistenza alle persone sofferenti provvedendo al loro trasporto verso ospedali e cliniche, fornendo i primi soccorsi e promuovendo corsi di formazione». Dopo i primi incontri di confronto sulle varie idee e grazie ai suggerimenti e ai consigli del dottor Luigi Anedda, allora presidente dell’Assistenza pubblica di Parma, il 1° novembre 1973 undici collecchiesi (Pier Luigi Jotti, Gianfranco Ampollini, Stigliano Raboini, Andrea Barbetti, Giorgio Ferrari, Domenico Varacca, Nicolino Sasso, Giovanni Scarica, Corrado Cavazzini, Franco Battistini e Carlo Nadotti) sono andati dal notaio Giuseppe Fontanabona per costituire l’Assistenza volontaria Collecchio. Gli stessi undici sono entrati anche a far parte del primo consiglio direttivo con Luciano Cattani, Giovanni Carocci, Pier Luigi Avanzini, Luigi Pietro Caraffi, Mario Grossi e Alfredo Alfieri. Nominato presidente Giovanni Scarica. La prima sede era in via Galaverna 10, davanti alla quale era parcheggiata la prima ambulanza, un furgone Alfa Romeo F12 dotata di una branda e una bombola d’ossigeno. All’inizio i militi erano 60, dopo un paio di mesi 173: tutti si sono dotati della divisa a loro spese. Ricorda Giovanni Ferrarini, uno dei primi militi del sodalizio: «Ancora prima che l’Assistenza iniziasse a operare, per sei mesi sono andato a Parma a fare un corso di formazione e di prove pratiche per imparare l’arte del soccorritore».

Nel 1977 è stato modificato il nome del sodalizio in «Assistenza Volontaria di Collecchio, Sala Baganza e Felino». E’ nato poi «L’805888», ovvero il notiziario che per diversi anni ha riportato le varie notizie sulla vita dell’associazione. Nel 1978 è iniziata la costruzione della nuova sede, quella attuale, in via Rosselli (verrà inaugurata nel 1980 e ampliata nel 2009) grazie anche alla garanzia di alcuni soci e i contributi della Cassa di Risparmio e di tante aziende del territorio. In seguito è nata la campagna di tesseramento. Il 6 aprile 1979 sono partiti il servizio di guardia medica e i corsi di primo intervento sanitario gratuiti aperti a tutta la popolazione (utili anche per reclutare i nuovi volontari). Nel 1994, grazie a una convenzione con l’Asl, è entrata in funzione l’automedica per il sevizio di emergenza/urgenza: è il primo esempio di soccorso avanzato in provincia di Parma. Nel 2001 l’associazione ha aderito al coordinamento provinciale delle pubbliche assistenze. Nel 2006 un incendio è divampato nel garage della sede distruggendo due ambulanze. E’ stata subito attivata una catena di solidarietà fra cittadini, enti, associazione e aziende, e grazie alle consorelle della provincia, superando diverse difficoltà, il servizio non è mai stato interrotto. Nel 2020, a causa della pandemia di Covid-19, l’associazione ha vissuto uno dei momenti più impegnativi della sua storia, con i volontari eseguire turni estenuanti per rispondere e sopperire alla crescente richiesta di mezzi di soccorso. Negli anni, l’Assistenza volontaria ha anche partecipato a operazioni di soccorso dando una mano a persone in difficoltà in occasione dei terremoti in Friuli (1976), Irpinia (1980), Umbria (1997), Abruzzo (2009) ed Emilia (2012). Ai giorni nostri il sodalizio continua ad assicurare sui tre comuni di Collecchio, Sala Baganza e Felino il servizio 118 e il trasporto di chi necessita di ambulanza per dialisi, esami, visite e ricoveri. In questi 50 anni l’Assistenza volontaria è sempre restata al passo coi tempi. «Se siamo arrivati a questo traguardo - dice Ivo Strini, volontario per 50 anni - è anche grazie a tanta gente che si è impegnata. Siamo un gruppo unito e costante».

Attualmente ha 290 volontari e un parco mezzi composto da 6 ambulanze, 2 automediche, 2 pulmini, 2 vetture (1 per il trasporto infermi e l’altra al servizio della guardia medica) e 2 furgoni (uno adibito a trasporto salme e l’altro per gli aspetti logistici).

Gian Franco Carletti

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