PIAZZA GARIBALDI
Speriamo che sia la volta buona, perché del recupero dell'ex Cobianchi se ne parla da anni, anche se ormai in tanti hanno perso la memoria di questi spazi sotto piazza Garibaldi. Una delle ultime destinazioni furono i telefoni a gettoni della Sip: sembrano passati secoli.
Nei giorni scorsi la giunta comunale ha approvato il progetto di fattibilità tecnico economica e per finanziare il cantiere ha dato il via libera alla stipula di un prestito con Cassa depositi e prestiti del valore di 2 milioni 950mila euro.
Un anno di cantiere
Ma cosa verrà realizzato sotto la Piazza? L'amministrazione comunale vuole procedere per gradi. Prima vuole rimettere in sicurezza i locali sotterranei e poi decidere come utilizzarli, anche alla luce dei ritrovamenti archeologici. Qui in antichità c'era il foro e l'area archeologica del ponte romano è a poche centinaia di metri.
«Con questi tre milioni procederemo alla rifunzionalizzazione degli spazi - spiega Francesco De Vanna, assessore ai Lavori pubblici -. Verranno messi in sicurezza i locali, togliendo i piloni di metallo. Poi anche gli impianti verranno messi a norma. Terminato il cantiere, riceveremo gli spazi al grezzo».
«Nel Piano triennale delle opere pubbliche, che va dal 2024 al 2026, è previsto un nuovo finanziamento per le finiture», precisa l'assessore, alludendo al milione di euro previsto inizialmente l'anno prossimo, ma che verrà fatto slittare nel 2026, dato che nel 2025 l'ex Cobianchi sarà interessato dalla messa in sicurezza.
Ma quanto dureranno i lavori e quando inizieranno? «Ora è stato approvato il Progetto di fattibilità tecnico economica - continua De Vanna - verso fine marzo dovrebbe essere approvato il progetto esecutivo e poi Parma infrastrutture farà la gara. Spero che i lavori possano essere affidati entro giungo. Il cantiere potrebbe durare dai 12 ai 14 mesi».
In cerca di un'identità
Va bene la riqualificazione, ma alla fine l'ex Cobianchi - che fu albergo diurno dal 1929 al 1966, prima sede della biblioteca Guanda a partire dal dicembre '73, sede di partiti e infine spazio per telefoni a gettoni della Sip - che cosa diventerà? «Una volta pronto il progetto esecutivo sarà tutto più chiaro. La messa in sicurezza ci consegnerà i locali al grezzo», precisa l'assessore, che attende anche la fine dei rilievi archeologici prima di «battezzare» questi locali sotterranei.
L'ex Cobianchi tornerà a nuova vita come sala convegni/esposizioni anche se il Palazzo del Governatore offre circa 150 posti grazie all'auditorium «Mattioli»? I ritrovamenti archeologici potrebbero meritare più spazio? De Vanna, per ora, si limita ad una considerazione di carattere generale. «Inizieremo un dialogo sul futuro di questi spazi. Ci siamo resi conto che in città c'è molta richiesta di luoghi per convegni e incontri, ma l'offerta non è adeguata alle molteplici richieste».
Progetto atteso
Quello del recupero dell'ex albergo diurno è un progetto molto atteso. Circa un anno fa, durante la discussione sul bilancio di previsione, diversi consiglieri comunali avevano chiesto all'amministrazione di recuperare gli spazi sotterranei. Spazi che, nel recente passato, avevano visto un finanziamento di 61.733 euro nel 2017 per una prima messa in sicurezza (all'epoca c'era il problema della tenuta di piazza Garibaldi in vista del concerto di Capodanno di Fedez). Nel 2019 erano stati stanziati 274mila euro per lavori di consolidamento strutturale (si parlò di cantiere antisfondamento), mentre nell'agosto 2020 venne annunciata la chiusura della scala nei pressi di via Mazzini. A dicembre dello scorso anno venivano annunciati i lavori di riqualificazione, da svolgersi a partire dal 2024. Adesso si passa al 2025, mentre nella Piazza resta solo un accesso (via di fuga) all'ex Cobianchi: meglio non soffrire di claustrofobia.
Pierluigi Dallapina
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