×
×
☰ MENU

Mezzani

Venerdì al The Space il film «Sconcerto nella Bassa»

Venerdì al The Space il film «Sconcerto nella Bassa»

04 Dicembre 2024, 03:01

Il “lissio” è nato nella Bassa, titolava la «Gazzetta di Parma» il 5 novembre 1994 un articolo a firma di Marco Tagliavini. Con enfasi e con riferimenti storici il nostro giornale ipotizzava che tutto il mondo delle mazurche, delle polche e dei valzer, in quel momento al massimo delle mode, fosse stato inventato dal talento di un contadino di Mezzani, Giuseppe Cantoni, che si era messo in testa di rallegrare le serate nelle aie e le feste campagnole adattando in un originale folk le arie classiche dei valzer e dei tanghi che arrivavano dalle corti austriache.

Siamo nella seconda metà dell’Ottocento e il successo di Cantoni fu strepitoso, raggiungendo il culmine con il Concerto Cantoni da lui organizzato mettendo a suonare undici suoi figli. La storia poi andò avanti e nacquero diversi Concerti nei vari paesi ma con i Cantoni riuscì a rivaleggiare solo un altro gruppo, quello dei Pinazzi di Bocca d’Enza, e la rivalità fu accesissima.

L’articolo della «Gazzetta», comunque, aveva colpito l’attenzione e la curiosità di un giovane appassionato di cinema: Romeo Azzali, ex sindaco, ex portiere del Parma e regista amatoriale. L’idea di usare quella storia come copione di un film c’era da tempo. Nel frattempo Azzali ha curato la regia di ben 30 pellicole, ma la difficoltà di trovare musicisti di livello che potessero far rivivere quei momenti era la cosa che frenava l’allestimento.

Comunque alla Mezzani Film Production i sogni non finiscono mai .

Romeo Azzali incontra Eugenio Martani, erede storico dei Cantoni, direttore del museo storico di Coltaro intitolato al Concerto e soprattutto virtuoso del clarinetto. Insieme coinvolgono un altro talento incredibile come il trombettista Marco Pierobon, direttore della MezzaBanda di Mezzani, insegnante ai conservatori di Bolzano e Reggio Emilia e il progetto può prendere il via.

Da una splendida locandina della festa per la Fiera di Mezzano Inferiore, documento del Museo, nasce l’idea centrale per il film di Azzali «Sconcerto nella bassa». Siamo nel 1886 e c'è la Festa per la Fiera di Mezzano Inferiore in riva alla Parmetta.

È una festa molto attesa perché arriva dopo due anni di stop in seguito ad una epidemia di colera. Ebbene, in questa edizione molto attesa della Fiera succederanno tanti fatti che culmineranno con l’arrivo dei carabinieri e la successiva decisione delle autorità di sospendere tutti gli intrattenimenti musicali per altri cinque anni. Quindi da eventi veri alla trama di un film che trova ispirazione nella storia del territorio mezzanese.

Noi diremo solamente che Romeo dei Cantoni sposa Giulietta dei Pinazzi ma poi, e qui siamo nella trama della storia, lo stesso Romeo deve andare in esilio e noi ci fermeremo qui attendendovi tutti venerdì 6 dicembre alle 20.30 al «The Space» alla Galleria per la prima proiezione (il cui ricavato sarà tutto devoluto, come al solito, all’Oncoematologia infantile del Maggiore di Parma).

Giulietta e Romeo sono stati interpretati con grande bravura da Eleonora Antonico e Christian Marchi con Luigi “Lupo” Azzali ancora una volta in grande evidenza.

In questa edizione del film possiamo proprio dire che la musica folk è al centro dell’attenzione e strepitoso è l’invito dalle finestre con Cantoni/Martani e Pinazzi/Pierobon si sfidano con virtuosismi degni dei migliori interpreti di questo tipo di musica. E a legare tutta la parte musicale ci ha poi pensato Otello Azzali fondendo le melodie delle feste campagnole in una colonna sonora davvero di qualità.

La compagnia Amici di Sabbioneta, gruppo teatrale folcloristico, ha supportato gli attori mezzanesi nelle riprese più importanti nelle splendide ambientazioni alla Corte Rolli di Bocca d’Enza mentre per la parte costumi la Tribù del Cucù di Praticello di Gattatico ha saputo esaudire ogni desiderio della costumista Anna Piazza e del regista Romeo Azzali.

Trentunesimo film, nato come tutti i precedenti dalla passione di Azzali. Il regista, aiutato negli ultimi anni dal bravissimo Giovanni Pellegri, ha saputo attraversare mondi tecnologici diversi partendo dall’antico “super 8” con tanto di pellicola per arrivare all’attuale digitale che permette soluzioni molto più sofisticate utilizzando più angoli di ripresa e uso dei droni. Per tutti gli appassionati di musica folk e di storie dei nostri territori l’appuntamento con il film mezzanese è d’obbligo.

Vincenzo Pincolini

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI