TOP IMPRESE PARMA
Imprenditori, autorità, professionisti. Ieri pomeriggio la platea del Green Life di Crédit Agricole, era gremita per la presentazione di «Top Imprese Parma».
È stata accolta con grande calore l'innovativa pubblicazione di Gazzetta di Parma e Unione Parmense degli Industriali, realizzata con la collaborazione dell'Università. Questa prima edizione (oggi in edicola assieme alla «Gazzetta») illustra la classifica e le performance di fatturato delle prime mille imprese di Parma e provincia. Non solo. Si tratta di una vera e propria bussola, utile per orientarsi all'interno del mondo imprenditoriale e capire come le aziende si preparano ad affrontare i cambiamenti che le attendono.
I contenuti di questa importante iniziativa editoriale sono stati illustrati nel corso di un evento che ha visto la presenza di un parterre di ospiti di caratura nazionale.
L'entusiasmo di Barisoni
Sebastiano Barisoni, vicedirettore esecutivo di Radio 24, ha guidato i saluti d'apertura. «Top Imprese Parma -ha esordito - ci aiuta a comprendere i punti di forza e le criticità del territorio; una realtà che dimostra una grande capacità di unire e far collaborare pubblico e privato, oltre a godere di una bella diversificazione delle imprese». «Nessun modello di impresa è un'isola - ha proseguito - a maggior ragione in questo periodo, nel quale viviamo crisi che si susseguono una dopo l'altra e in cui abbiamo sullo sfondo un cambiamento strutturale, rivoluzionario». «È più che mai importante allora - ha rimarcato Barisoni - tenere assieme gli elementi specifici del sistema produttivo parmense, le istituzioni e il mondo del credito, con lo scenario d'insieme, perché ogni realtà locale che si muove in un contesto più ampio, uguale per tutti».
Gabriele Buia, presidente dell'Unione Parmense degli Industriali, non ha nascosto «la grande soddisfazione di vedere pubblicata la prima edizione di “Top Imprese Parma”, un progetto che ho fortemente voluto per far conoscere maggiormente i risultati e il ruolo fondamentale giocato dal sistema industriale per fare in modo che il nostro territorio continui a essere resiliente e in grado di reagire alle difficoltà».
Buia ha invitato i presenti a leggere la ricerca non come un semplice insieme di dati, ma come un quadro approfondito dello stato di salute dell'economia di Parma e provincia, «un insieme dei valori che caratterizzano il sistema industriale locale e che rappresentano un punto di forza nel contesto nazionale e globale». Buia ha rivolto il proprio grazie all'Ateneo, agli ospiti Federico Rampini e Sebastiano Barisoni, ai commercialisti, a Crédit Agricole per l'ospitalità e il sostegno continuo che offre a territorio e al «gruppo Gazzetta per il nuovo corso che ha intrapreso nell'organizzare questa iniziativa».
Ferretti: «Nuovo percorso»
Fausto Ferretti, presidente del gruppo Gazzetta di Parma, ringraziando le autorità e tutti i presenti, ha spiegato come la nascita di «Top Imprese Parma» sia legata alla volontà dei vertici dell'Unione Parmense degli Indusstriali «di promuovere questa nuova iniziativa da offrire a tutti i portatori di interesse del territorio, avendo come team leader il gruppo “Gazzetta”». «Abbiamo così deciso di intraprendere un percorso di discontinuità con le iniziative precedenti e di allargare il numero di imprese analizzate, portandole a mille - ha precisato Ferretti - . All'importante attività di analisi dei dati è stata affiancata una visione allargata ai fenomeni di carattere nazionale e internazionale, coinvolgendo professionisti di primissimo ordine come Barisoni e Rampini e prevedendo un confronto con manager e imprenditori di vari settori». «Questa nuova iniziativa - ha continuato - diventerà un appuntamento fisso per potersi confrontare sul trend economico e offrire un aiuto concreto per proiettare nel tempo le scelte di ciascuno».
Ghisellini: «Mappa efficace»
Roberto Ghisellini, condirettore generale Crédit Agricole Italia, ha parlato di «ricerca che mappa in modo efficace le imprese del territorio». «Quando si parla di numeri si pensa a fotografia statica, invece questi dati parlano e ci restituiscono trend e prospettive del mondo locale - ha osservato - . Anche noi siamo nati qui come banca e, pur mantenendo una centralità importante sul territorio, ci siamo mossi su direttrici diverse». «Le aziende di questo territorio esprimono la migliore manifattura europea, in grado di competere, innovare e reagire al cambiamento - ha dichiarato Ghisellini - . Questi sono elementi chiave per affrontare la rivoluzione economica in atto e il contributo che può arrivare da Parma, parte dalla possibilità di mettere sul piatto modello produttivo unico».
Luca Molinari
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