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Fu preside di ingegneria all'ateneo di Parma

Morto Giancarlo Prati, uno dei «padri» della fotonica

Domani, mercoledi, i funerali

Morto Giancarlo Prati, uno dei «padri» della fotonica

di Monica Tiezzi

10 Dicembre 2024, 03:01

È scomparso a 78 anni il parmigiano Giancarlo Prati, ingegnere, professore ordinario all'Università di Parma dal 1988 al 2000 e, dal 1992 al 1998, anche preside della Facoltà di Ingegneria.

Proprio a Parma ha sede gestionale il Cnit (Consorzio nazionale interuniversitario per le telecomunicazioni), che Prati fondò nel 1995 e di cui fu direttore e poi presidente sino al 2010.

Iscritto all'Ordine degli ingegneri di Parma, Prati - che si era ritirato a vita privata nel 2020 - l'anno scorso aveva ricevuto dall'Ordine professionale la medaglia d'oro da «senatore», concessa a 50 anni dalla laurea.

«La scomparsa del professor Giancarlo Prati ci addolora profondamente - ha detto ieri il rettore dell'Ateneo di Parma, Paolo Martelli - Ci ha lasciati un collega di altissima levatura scientifica nel campo delle telecomunicazioni, nel quale ha guidato numerosi progetti di grande rilievo in ambito nazionale e internazionale. All’Università di Parma ha dato notevole impulso alla giovanissima Facoltà di Ingegneria, istituita nel 1987 e da lui guidata come preside dal 1992 al 1998».

Il rettore Martelli ricorda anche Prati «come componente del Comitato scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana dal 1996 al 1999, come vicepresidente della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, dove ha dato avvio a un importante centro di ricerca sulle reti fotoniche, come Fellow IEEE - Institutions of Electrical and Electronic Engineers. Fondamentale la sua azione propulsiva per il Cnit, che ha fondato, contribuendo a farlo crescere e a farlo diventare un’istituzione di fama internazionale, punto di riferimento per ricercatrici e ricercatori: il Cnit, che oggi conta 42 Atenei consorziati, più otto Centri di ricerca Cnr, è stato costituito nel 1995 da sei Università, tra cui la nostra».

Martelli termina il suo messaggio parlando di «una grande perdita. Ci stringiamo alla sua famiglia in questo momento di profondo dolore».

Anche la rettrice della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa, Sabina Nuti, dove Prati aveva a lungo insegnato (fra l'altro proprio all'Università di Pisa Giancarlo Prati si era laureato nel 1972 con il massimo dei voti e la lode) ha espresso il cordoglio dell'Istituto, parlando di Prati come di un «punto di riferimento fondamentale come fondatore della scuola di Telecomunicazioni e fotonica, fondatore, direttore e poi presidente del Consorzio nazionale interuniversitario per le telecomunicazioni (Cnit)».

Prati, ha ricordato Nuti, è stato anche «direttore del centro di eccellenza per l’ingegneria dell’informazione, della comunicazione e della percezione, primo direttore dell’Istituto Tecip (Tecnologie della comunicazione, informazione e percezione) della Sant'Anna e ha ricoperto anche numerosi incarichi, all’interno della Scuola Superiore Sant'Anna e all’Università di Parma e in numerose istituzioni, italiane ed europee. Prati - ha concluso Sabina Nuti - è stato un pioniere e un visionario nell’area delle comunicazioni ottiche e della fotonica integrata. Nella sua lunga carriera, ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, uno fra tutti l’Ieee Fellowship e, grazie alla sua attività di ricerca, è sempre stato considerato il punto di riferimento internazionale per la fotonica, disciplina al cui sviluppo ha contribuito in modo determinante».

Il funerale si terrà domani. Alle 10 il feretro sarà trasportato dalla sala del Commiato di Ade, alla Villetta, alla chiesa del Preziosissimo sangue di Reggio Emilia, dove alle 11 si terrà il funerale. Quindi la tumulazione nel cimitero di Reggio Emilia.

Il professor Prati lascia la moglie Elisabetta, i figli Enrico, Silvia e Laura, la nuora, i generi e i nipoti.

Monica Tiezzi

© Riproduzione riservata

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