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Intervista

Luca Bizzarri, in arrivo al Regio, racconta l'ondata di affetto dopo la morte del cane Smog

Luca Bizzarri, in arrivo al Regio, racconta l'ondata di affetto dopo la morte del cane Smog

di Pietro Razzini

12 Dicembre 2024, 11:57

«Christmas Gym» sarà una grande festa che coinvolgerà le medaglie olimpiche della ginnastica azzurra. Si svolgerà domenica dalle 17 nel cartellone di «Dicembre al Regio». Un’occasione unica per vedere all’opera le “farfalle” e le “fate”, Sofia Raffaeli e Nicola Bartolini, campione del mondo al corpo libero 2021. Il tutto organizzato dalla Federazione Ginnastica d’Italia in occasione del suo 155° anniversario. Lo spettacolo sarà presentato da Luca Bizzarri: «Sarà un pomeriggio di esercizi ed esibizioni di grande qualità. Io vestirò i panni del cantastorie: il pubblico potrà ammirare una sequenza di quadri molto vari, osservando alcune tra le migliori atlete del nostro Paese».

Come è nato il suo rapporto con la ginnastica ritmica?

«Tutto è cominciato nel 2004, in occasione delle Olimpiadi di Atene. Osservai per caso un esercizio e rimasi impressionato. Qualche mese dopo, a Genova, terminai la mia seduta in palestra e vidi il manifesto dei mondiali. Si svolgevano nella mia città, poco distante da dove mi trovavo».

Fu incuriosito?

«Comprai un biglietto. Un dirigente federale mi riconobbe e da quel momento è iniziato un viaggio parallelo che si interseca in alcune circostanza. Fui io, per esempio, a volere le atlete della ginnastica ritmica al Festival di Sanremo, nel 2011».

Cosa le piace di questo sport?

«Vedere le loro esibizioni dal vivo è qualcosa di affascinante. Alle spalle c’è un enorme sacrificio quotidiano. Per arrivare a quei livelli di perfezione ci vuole tanta dedizione. Se si pensa poi a quanto sono giovani…».

La location è di quelle importanti.

«Sarà una prima volta per me: non ho mai avuto il piacere di vivere il Regio da un punto di vista privilegiato. Oltre alla bellezza che si esibirà sul palco ci sarà anche il piacere di ammirare lo splendore del vostro teatro. Sarà sicuramente emozionante».

A proposito di emozioni e di soddisfazioni, il suo tour con «Non hanno un amico» continua ad avere un grande successo. Qual è il motivo secondo lei?

«Nello spettacolo mi diverto a descrivere quelle persone che pensano di avere il mondo in mano. Ma, in realtà, hanno ben poco. Forse tanti si riconoscono in questa descrizione. Ho notato che la gente si diverte a ridere di sé».

Anche l’omonimo podcast sta ottenendo risultati eccezionali. Cosa l’ha affascinata di questo mezzo di comunicazione?

«Nell’arco di breve tempo ho raddoppiato gli ascolti. Quando si fa un prodotto quotidiano, come nel mio caso, il pubblico si affeziona perché ti sceglie come appuntamento fisso della sua giornata. Diventa un qualcosa di intimo».

Intimo ma impegnativo.

«Non è sicuramente un lavoro da poco. La cosa buffa è che talvolta, riascoltando alcuni episodi del passato, non sono d’accordo con me stesso. Però il podcast mi obbliga a scrivere con continuità. E, in generale, le ripetizioni portano a miglioramenti».

Anche le copertine con Paolo Kessisoglu per «Dimartedì» sono sempre più seguite. Come nascono ?

«Preparo i testi, grazie all’aiuto dei miei collaboratori che cercano informazioni tra web, tv e giornali. Devo dire però che il contributo dei politici è essenziale. Noi sfruttiamo semplicemente le loro debolezze».

Parlando di web e di social, è stato pazzesco l’affetto che ha ricevuto dopo il post di saluto al suo cane Smog.

«Mi ha fatto piacere questa valanga di messaggi. Alcuni hanno voluto condividere la mia sofferenza. Altri mi hanno mandato le foto dei loro amici a quattro zampe. L’amore per gli animali è qualcosa che unisce in maniera trasversale tantissime persone».

Biglietti alla biglietteria del Teatro Regio e online su teatroregioparma.it.

Pietro Razzini

© Riproduzione riservata

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