EMERGENZA FREDDO
La neve non è ancora caduta in città, ma di notte si gela. Dormire all'addiaccio è una tortura e nei giorni scorsi un volontario di un'associazione cittadina aveva sollevato il problema della chiusura del dormitorio al Cornocchio. Una chiusura prevista, aveva spiegato Ettore Brianti, assessore al Welfare, che aveva anche annunciato l'imminente apertura di un nuovo dormitorio in via Buffolara, in grado di ospitare una ventina di posti letto destinati ai maschi. La struttura è pronta e già da questa notte dovrebbe essere in grado di ospitare chi è costretto a dormire all'aperto.
«La finalità del progetto è quella di lavorare insieme alle associazioni, volontariato, Ausl, privato sociale e a tutta la rete che assiste ogni giorno le persone più fragili, per farci carico in questo periodo invernale di ulteriori aiuti ed assistenza socio-sanitaria per le persona che, purtroppo, vivono in situazioni molto precarie e difficili», afferma Brianti. Nei giorni scorsi, l'assessore, rispondendo alle critiche del volontario, aveva anche garantito: «A Parma non lasciamo nessuno all'addiaccio». A parte chi proprio non vuole saperne di passare la notte sotto un tetto.
Il nuovo dormitorio in via Buffolara segna un cambiamento d’approccio alla gestione del servizio. Per la prima volta infatti verrà offerto ristoro temporaneo ai senzatetto in un contesto simile a quello di un’abitazione, in cui i ritmi e l’organizzazione interna richiameranno contesti di vita normali e dove, anche dopo la chiusura del servizio per fronteggiare l’emergenza invernale, potranno essere avviati progetti sperimentali di co housing per un gruppo di senza dimora, con più vulnerabilità socio sanitarie.
Nella palazzina di via Buffolara 19 verranno messi a disposizione 22 posti per uomini senzatetto e il servizio sarà gestito dalla cooperativa Aurora Domus, che metterà a disposizione personale qualificato. L’apertura della struttura di via Buffolara va a implementare l’offerta dei servizi di bassa soglia per adulti senza risorse, che durante il resto dell’anno vengono comunque accolti nel centro di strada Santa Margherita, oltre che nella struttura femminile «Le cento lune».
Gli interventi di ascolto e eventuale invio al luogo di accoglienza temporanea fanno parte del sistema di azioni a contrasto della povertà estrema che il Comune realizza in collaborazione con la fondazione Caritas Sant’Ilario. Nella struttura temporanea aperta nel periodo invernale è possibile accogliere non solo persone residenti e con regolare permesso di soggiorno, ma anche non residenti e irregolari, che necessitano di un periodo di sollievo, per risollevarsi dalla vita in strada.
L’ingresso nella struttura dedicata all'emergenza freddo avviene tramite ascolto dell’interessato e valutazione tempestiva delle necessità del singolo da parte di un operatore nel Centro di ascolto Caritas, in piazza Duomo, aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12 .30 e dalle 15 alle 18, e il sabato dalle 8.30 alle 12.
Gli ingressi possono avvenire non solo con procedura ordinaria negli orari di apertura del Centro di ascolto Caritas, ma anche tramite procedura in emergenza.
E al Cornocchio cosa succederà? Nei prossimi mesi lo stabile sarà ristrutturato grazie ai fondi del Pnrr: qui troverà spazio la «stazione di posta», un centro multi-servizi d’ascolto e informazione per i senza dimora, aperto tutti il giorno, in cui le persone in stato di povertà potranno rivolgersi per avere risposta a bisogni primari e magari iniziare una vita non più in strada.
r.c.
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