Criminalità
I furti nei supermercati? «Sono raddoppiati: ormai rubano tutti i giorni». Bande di 30enni e baby gang che mettono a segno colpi su colpi. E i responsabili dei centri commerciali fanno sempre più fatica a difendersi.
«Nel 2024 c'è stato un aumento importante di questi reati - spiega Eleonora Paladini dei punti vendita Paladini a Pontetaro, San Prospero, Ramiola, Pilastro e Langhirano -. I ladri prendono di mira soprattutto alcolici, Champagne, formaggi e salumi. E il sospetto è che questa merce sia poi oggetto di riciclaggio. Certo, abbiamo rafforzato la vigilanza, ma ultimamente stiamo sperimentando l'uso dell'intelligenza artificiale: un sistema che è in grado di rilevare i movimenti sospetti all'interno del supermercato e che è collegato al circuito interno: alla fine arriva la notifica sul telefonino tramite l'applicazione. Si chiama Veesion».
Un fenomeno preoccupante e che nel tempo è cambiato drasticamente: «L'anziano o il 50enne che cerca di rubare per mangiare non esiste quasi più - continua Eleonora Paladini -. I furti oggi riguardano soprattutto gli alcolici, che poi con molta probabilità vengono rivenduti. Di solito i ladri sono in due ed entrambi hanno l'auricolare: uno entra e l'altro fa il palo. Hanno dai 20 ai 40 anni e si nascondono la merce in grosse tasche che hanno all'interno della giacca. Anche il Parmigiano reggiano e lo Champagne sono prodotti molto ricercati. Le tecniche per rubare sono tante: c'è per esempio chi usa la carta di alluminio per ricoprire i prodotti, perché in questo modo non vengono rilevati dall'antitaccheggio».
Stefano Munari, responsabile di Conad in piazza Ghiaia, al Campus, in largo Parri e Sorbolo, dice che ormai «è pure follia. Sono tutte bande che rubano un sacco di merce e sembra proprio che lo facciano su commissione. I vigilanti sono sempre molto attenti ma ormai si fa fatica, perché di solito si muovono in due o tre persone. E la situazione peggiora sempre di più: direi che ultimamente i furti sono molto più che raddoppiati».
«Meno male che c'è una grande collaborazione con le forze dell'ordine - spiega Paolo Incerti, direttore del Conad di viale Piacenza -: carabinieri, polizia e polizia locale sono sempre disponibili, professionali e gentili. E li ringraziamo sempre molto. Anche stanotte (ieri per chi legge n.d.r.) un ragazzo si è introdotto nel supermercato per rubare salami, culatelli, parmigiano reggiano, tre tablet e un telefonino a uso interno, ma è stato intercettato ed è intervenuta la polizia, che ha salvato tutta la merce: era un furto da 2.500 euro». Un fenomeno che si ripete ormai da qualche anno: «Sì, però la situazione è ulteriormente peggiorata - continua Incerti -. E oltre a salumi e formaggi pregiati, spumanti e liquori, i ladri prendono di mira anche le creme e i prodotti per la cura della persona. Per cui abbiamo implementato la custodia di tutta quella merce che viene principalmente rubata. E vista la quantità di prodotto che viene rubata è probabile che l'oggetto di furto non sia per uso personale, ma che poi venga riciclata in qualche modo. In generale, oltre alla vigilanza stiamo aumentando tutto l'antitaccheggio, anche per le creme antirughe. La birra è poi un capitolo a parte, perché viene presa di mira soprattutto dai ragazzi stranieri. E l'unica vera maniera per difendersi è chiudere i prodotti a chiave per impedire che il cliente possa servirsi da solo. Anche il Parmigiano reggiano lo abbiamo messo vicino alle casse. Insomma, anche i furti sono cambiati: il ragazzotto che per fare il bullo ruba la bibita e la cioccolata c'è sempre stato o come l'anziano che si mette in tasca il tonno. Ma a questi si sono aggiunte le bande, che preoccupano molto di più e da quello che possiamo capire compiono furti su commissione. C'è stato un periodo che rubavano 80 scatolette di tonno alla volta: se uno ha fame ne ruba due di scatolette, non 80. L'altro ieri abbiamo fermato un ragazzo che ha tentato di rubare dieci bottiglie di Berlucchi: non credo che le bevesse tutte lui. E sono furti ormai quotidiani. Parma comunque non è sola, il fenomeno accade anche in altre città: è vero che c'è un calo delle possibilità economiche ma c'è soprattutto un calo del senso civico e del rispetto delle regole. È la società che è cambiata».
Michele Carofiglio è responsabile vendite della Realco che gestisce i supermercati Sigma e i discount Ecu: «È un problema che sta diventando enorme - conferma -. L'anziano che con la pensione non arriva a fine mese e cerca di rubare qualcosa per mangiare non esiste più. Adesso entrano nei supermercati delle vere bande, che sono molto organizzate: rubano liquori, ma anche caffé e tonno in scatola. Entrano con grandi borse e zaini: rubano per poi rivendere probabilmente a un mercato nero. E il fenomeno sta portando criticità elevate, per cui abbiamo dovuto intensificare la vigilanza. Che ha un costo. Certo, il problema non riguarda solo Parma, ma tutte le piazze. E per tutti il problema è grave, perché le spese sono aumentate molto per colpa di questi furti: solo uno zaino pieno di tonno significa una perdita di 300 euro e dal momento che accade spesso alla fine dell'anno sono tanti soldi che se ne vanno. Senza dimenticare le baby gang: giovanissimi che entrano al supermercato mangiano, bevono e poi vanno via». Un problema che coinvolge anche un'altra famosa catena di supermercati. Meno male che c'è la vigilanza e meno male che ci sono le telecamere. Ma per tutti è il rapporto costante con le forze dell'ordine che fa la differenza: un aiuto fondamentale.
Mara Varoli
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