×
×
☰ MENU

OSPEDALE

Pronto soccorso pediatrico, crescono gli accessi. I medici: "Vaccinateli contro l'influenza"

Pronto soccorso pediatrico, oltre 21mila accessi nel 2024

di Luca Molinari

27 Dicembre 2024, 03:01

Crescono gli accessi al pronto soccorso pediatrico dell'ospedale dei bambini, ma il picco dell'influenza è atteso tra fine gennaio e metà febbraio. A differenza dello scorso anno, quando i virus influenzali avevano giocato d'anticipo, quest'anno i maggiori contagi sono attesi tra fine gennaio e metà febbraio. Un «ritardo» che offre la possibilità di vaccinarsi a quanti non l'hanno ancora fatto.

A fare il punto della situazione è Icilio Dodi, direttore della struttura complessa di Pediatria generale e d'urgenza dell'ospedale dei bambini del Maggiore.

I dati

«Rispetto allo scorso anno - osserva - abbiamo già un migliaio di accessi in più. A livello complessivo è già stata superata quota 21mila, contro i 20mila del 2023. Si registra quindi una crescita, anche se quest'anno gli accessi sono stati complessivamente più regolari». La flessione maggiore solitamente avviene nei mesi estivi, ma quest'anno anche gli accessi di questo periodo invernale sono stati, seppur continui, leggermente più contenuti rispetto ai picchi del 2023 (provocati soprattutto dall'arrivo dell'influenza). «Tra novembre e dicembre lo scorso anno avevamo registrato 4.300 accessi al pronto soccorso pediatrico - ricorda - quest'anno invece siamo a 3.200».

Il picco degli accessi è, come sempre, atteso nei weekend. «Il sabato e la domenica, oltre che nei festivi - precisa - si superano anche i 120-130 pazienti al giorno».

Quando andare in ps

L'invito è quello di non affollare eccessivamente il pronto soccorso pediatrico se non ci sono forme respiratorie acute o problemi impellenti. Per tutto ciò che è programmabile nei giorni successivi, non serve recarsi al ps. Questo per permettere di prendersi carico prima e nel migliore dei modi, di chi ha effettivamente febbre e problemi respiratori.

Tanti virus respiratori

In attesa del picco influenza, a circolare sono soprattutto gli altri virus: parainfluenzali, respiratori, ma anche polmoniti e bronchiti. «Quest'anno abbiamo registrato parecchie infezioni respiratorie da micoplasma - precisa Dodi - un germe particolare delle respiratorie che necessita di antibiotici specifici. Circolano ance altri virus, ma sono solitamente controllabili e curabili piuttosto agevolmente».

Antibiotici, non abusarne

Quanto agli antibiotici, «bisogna farne ricorso solo quando serve- ribadisce Dodi - la maggior parte delle forme respiratorie e febbrili sono di tipo virale e quindi curabili senza ricorrere al loro utilizzo. Non solo. Se un bambino è sano e ha un'alimentazione varia può tranquillamente avere difese adeguate per virus di tipo virale. Prima di ricorrere alla terapia antibiotica è sempre bene rivolgersi al proprio medico».

Le raccomandazioni

Il consiglio più importante - dichiara Dodi - che riguarda soprattutto i più piccoli, è di evitare di frequentare luoghi chiusi molto affollati. In questi luoghi è più facile contagiarsi. Conviene sfruttare al massimo le belle giornate, facendo passeggiate all'aria aperta: il freddo non costituisce fattore di rischio. I bambini devono svolgere tranquillamente le loro attività. Importante inoltre approfittare delle vacanze per farli riposare tranquilli, perché l'inverno è ancora lungo».

Influenza in «ritardo»

Il picco dell'influenza è atteso tra fine gennaio e metà febbraio. Per questo è bene sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale, «raccomandata anche nei bambini sani, soprattutto quelli che frequentano le comunità infantili - ribadisce Icilio Dodi - . Consiglio di valutare la vaccinazione perché sicuramente a gennaio, con la riapertura di scuola e asili, tornerà a essere elevata la possibilità di contagio».

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI