Dopo il crollo della palazzina
«Questi sono comprensibilmente giorni di grande confusione. Ora dovremo riordinare le idee, confrontarci con i tecnici per cercare di capire. E poi decidere quello che dovrà essere fatto».
A parlare è il figlio del proprietario della palazzina di via Nuoro crollata nella notte dell'altro giorno per quello che, ad una prima osservazione, pare essere un cedimento strutturale. Anche se i motivi di quell'incidente sono ancora tutti da capire.
«Ovviamente, come sempre accade in questi casi, l'intera area è ora sotto sequestro: nei prossimi giorni verranno fatti approfondimenti da parte dei tecnici che collaborano con noi per provare ad analizzare l'accaduto. Nello stesso tempo proseguiranno i lavori da parte dei vigili del fuoco e degli altri periti».
In un primo momento si era ipotizzato che fosse stato il tetto a sprofondare facendo cedere le pareti sottostanti: ma al momento anche di questo non c'è certezza. «Le sole cose sicure sono che per fortuna nessuna persona è rimasta coinvolta. E questo è il dato più importante», conclude il figlio del proprietario, che ricorda come «da molto tempo, quella abitazione fosse non abitata anche se ora stavamo pensando ad un complesso intervento di ripristino. Ci siamo sempre accertati che nessuno potesse accedere a quella casa abbandonata che avrebbe potuto attrarre qualche senza tetto. Per questo tutte le vie di accesso all'edificio sono sempre state chiuse con attenzione. Alla luce di quello che è accaduto l'altra notte, è stato uno scrupolo che per fortuna si è rivelato fondamentale».
r.c.
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