serie A
Milan-Cagliari 1-1
Dopo il trionfo in Supercoppa, il Milan sciupa una grande occasione e si fa fermare sull'1-1 in casa da un buon Cagliari. A Morata risponde Zortea, aiutato da una papera di Maignan. La prima chance è per i padroni di casa e arriva al 14'. Reijnders batte un corner all’indietro dalla sinistra trovando Hernandez, il cui sinistro deviato esce di poco alla destra di Caprile. I rossoneri provano a fare la partita, ma i sardi si difendono con ordine e ripartono con coraggio. Al 40' Felici impegna severamente Maignan con un destro a giro dalla distanza che il portiere francese devia in corner con la punta delle dita. Il primo tempo si chiude sullo 0-0. Gli uomini di Conceicao ripartono forte nella ripresa e dopo nemmeno due minuti vanno vicini al vantaggio, quando Pulisic addomestica un pallone complicato al limite dell’area e va al tiro, ma il pallone colpisce la parte alta della traversa. È il preludio al vantaggio che arriva al 6'. Hernandez scodella una palla in area dalla tre quarti, Pulisic conclude al volo con il destro con Caprile che devia sul palo, ma sulla ribattuta è Morata il più lesto di tutto a ribadire in rete per l’1-0. I rossoblù però non ci stanno e al 10 firmano subito l’1-1.
Felici avanza superando un Fofana troppo leggero in mezzo al campo, serve al limite Zortea che buca Maignan nell’angolino sfruttando con un destro non irresistibile sul quale il portiere interviene goffamente. Pochi istanti dopo, Fofana prova a mettersi in proprio, avanza fino al limite dell’area e scaglia un destro che Caprile respinge in angolo. Il portiere ex Napoli si ripete al 16', quando salva in corner un destro ravvicinato di Pulisic, ben liberato in area da un assist di Leao. Al 22' è Hernandez a impegnare l’estremo difensore con un mancino dai 20 metri ma la conclusione viene nuovamente respinta in tuffo. Al 34', il neo entrato Jimenez se ne va sulla destra e crossa al centro per Abraham, che arriva sul pallone in leggero ritardo e manda alto da ottima posizione. II centravanti inglese si divora il 2-1 subito dopo, quando viene lanciato a rete in profondità ma con il sinistro vanifica tutto facendosi ipnotizzare da Caprile. In pieno recupero, il portiere sbarra ancora la strada a Hernandez alzando in corner una punizione potente ma centrale. Il Milan di Conceicao manca la possibilità di avvicinarsi alla zona Champions e rimane all’ottavo posto con 28 punti all’attivo. Per il Cagliari di Nicola, terzultimo, arriva invece un pari prezioso nella lotta per non retrocedere.
Toro-Juve: un gol per parte
Altro pareggio per la Juventus di Thiago Motta, che non va oltre l’1-1 nella stracittadina contro il Torino e resta alla soglia della zona Champions League seppur con una partita da recuperare. Dopo l’iniziale vantaggio bianconero firmato da Yildiz, è stata di Vlasic la rete che ha permesso al Toro di pareggiare alla fine del primo tempo. Otto minuti e la Juventus passa in vantaggio, grazie alla super giocata di Yildiz che sulla trequarti si libera di un paio di giocatori granata con un destro-sinistro al quale segue la conclusione rasoterra sulla quale non è esplosivo Milinkovic-Savic e che termina dunque in rete. Reazione Toro al 15', sugli sviluppi di corner è Linetty a controllare il pallone nell’area piccola ma senza trovare la precisione giusta nel tiro che termina alto. Canovaccio tattico della gara che resta chiaro, con i bianconeri che tengono in mano il gioco davanti ad un Torino molto alto in pressione. Atteggiamento, quello dell’undici di Vanoli, che al 20' genererebbe una ripartenza juventina chiusa dalla rete di Nico Gonzalez, pescato però in offside. Bianconeri che continuano a spingere, con un’altra chance alla mezz'ora, grazie alla fuga di Yildiz sulla destra e il cross per la testata di Gatti, di poco larga.
Ma è allo scadere del primo tempo che il Torino raggiunge il pari, grazie al mancino di Vlasic che raccoglie un pallone vagante poco dentro l’area e di controbalzo lo spedisce alle spalle di Di Gregorio dopo il tocco del palo. Nella ripresa si alza l’intensità dei duelli, che si riflette anche nelle proteste che portano, al 57', alle espulsioni di Vanoli e Thiago Motta, in contrasto per un contatto dubbio tra Savona e Karamoh. Momento successivo in cui la Juventus tornerà a spingere, con una doppia occasione in pochi minuti nata dalle conclusioni di Yildiz prima e Koopmeiners poi: alta di poco quella del turco, parata da Milinkovic-Savic quella dell’olandese. Scorrono i minuti e punteggio che resta sull'1-1 fino al termine dell’incontro, chiuso con gli ultimi sussulti granata ben difesi dalla Juventus fino allo scadere dei quattro minuti di recupero concessi da Fabbri.
Lecce, una vittoria importantissima nella sfida salvezza
Dopo aver conquistato un solo punto nelle ultime tre gare, il Lecce di Giampaolo ritrova la vittoria, imponendosi per 3-1 contro l’Empoli. Al Castellani, la formazione salentina fa suo lo scontro salvezza, grazie ad una prova di carattere, coronata dalla doppietta di Krstovic e dalla rete di Morente: invano, dunque, il gol nel secondo tempo di Cacace per i toscani. La squadra di Giampaolo mostra sin da subito grande voglia di tirarsi fuori dalle sabbie mobili del terzultimo posto, giocando con intensità e dominando tutto il primo tempo. Dall’altra parte, invece, si vede un Empoli sì decimato dagli infortuni (out anche Ismajli al 21'), ma troppo distratto e sotto ritmo. All’intervallo il tabellino recita 2-0 per la formazione salentina, punteggio che sta addirittura stretto agli ospiti, più volte vicini al terzo gol. Dopo sei minuti, ad aprire le danze ci pensa Tete Morente su assist di Pierotti. All’11', invece, è il turno di Krstovic, lesto a punire la dormita della difesa avversaria sulla rimessa laterale, battuta rapidamente da Morente: l'attaccante montenegrino firma così il raddoppio a tu per tu con Seghetti. Quest’ultimo evita il tris del Lecce, compiendo una grande parata sulla conclusione di Helgason.
Il giovane portiere dell’Empoli è protagonista al 19' anche su Krstovic. I toscani abbozzano un tentativo di reazione, ma il Lecce sembra fisicamente più brillante. Le cose, però, cambiano nella ripresa, quando dagli spogliatoi riemerge un Empoli più combattivo dopo la strigliata di D’Aversa. Dopo soli due minuti l'incornata di Cacace porta il risultato sull'1-2. Ora sono i padroni di casa a premere con maggiore insistenza nella metà campo avversaria, mentre il Lecce si chiude, affidandosi all’arma del contropiede. L’uomo più pericoloso è sicuramente Esposito che, all’85', ha la palla del possibile pareggio, ma sulla sua strada si frappone Falcone, autore di una super parata. Nel recupero poi, approfittando di un Empoli piuttosto sbilanciato, Krstovic su azione di ripartenza sigla il gol del 3-1 e chiude la pratica. Con questo successo, il Lecce mette la testa fuori dalla zona retrocessione, raggiungendo proprio i toscani a quota venti punti.
Per l'Atalanta un pareggio a Udine
i chiude con un pari a reti inviolate la sfida tra Udinese e Atalanta. Poche emozioni e nessun gol al Bluenergy Stadium: buona prova da parte dei padroni di casa che hanno fermato una formazione scarica e poco pericolosa rispetto a quanto visto nel girone d’andata. Squadra stanca e con poche idee, gli uomini di Gasperini non sono riusciti a tornare alla vittoria dopo il ko in Supercoppa: secondo pari in campionato consecutivo, non arriva dunque la prima vittoria del 2025 in un match comunque complicato soprattutto per merito dell’Udinese. La trama della gara è stata identica a quella andata in scena nel match d’andata. L’Udinese ha alzato il baricentro sin dai primi minuti imponendo un ritmo serrato alla gara, gli ospiti hanno faticato soprattutto nell’impostare il palleggio in mezzo al campo: la prima occasione è stata quella di Thauvin su sponda di Ehizibue, ma la conclusione del francese è terminata sul fondo. I bergamaschi hanno perso Djimsiti a metà primo tempo a causa di un trauma cranico, al posto del difensore albanese è entrato Hien (diffidato, ci sarà contro la Juventus).
Il vero protagonista in casa dei bergamaschi è stato Carnesecchi: prima il grande intervento sul colpo di testa di Bijol, poi la parata sulla conclusione a botta sicura di Lovric, nella stessa azione in cui Sanchez ha colpito palo e traversa. La banda di Gasperini ha fatto parecchio fatica a costruire azioni fa gol, sono state pochissime le giocate che hanno impensierito la retroguardia friulana. L’unico squillo di un secondo tempo giocato su ritmi irriconoscibili è stato quello di Kossounou sugli sviluppi di un corner, ma per la prima volta la Dea non è stata quasi mai pericolosa. L’ultimo lampo è stato quello di Samardzic, ma Sava ha salvato il risultato. Terzo pareggio in campionato per i nerazzurri, martedì ci sarà il recupero contro la Juventus poi il big match col Napoli. Buon punto per i bianconeri, a quota 26 punti in classifica. Lunedì 20 la sfida col Como.
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